Ricorrenze

La lebbra e la memoria

- 27 Gennaio 2015

Tra le tante giornate dedicate a questo e quello, ce n’è una di cui sistematicamente ci si scorda (magari anche perché cade appena prima di quella della Memoria, a cui si dà sempre – giustamente – rilevanza mediatica, sebbene poi in genere non si vada mai oltre) nonostante l’attualità del suo “oggetto”: quella contro la lebbra. Domenica 26 gennaio è stata celebrata per la 62° volta. Dal 1954 (anno della sua istituzione) ad ora di passi avanti nel trattamento di questa malattia ce ne sono stati, ma siamo ancora lontani dall’averla debellata. Non esiste ancora un vaccino e diagnosticarla rimane complicato sia per la sua lunga incubazione (può arrivare a dieci anni) sia per lo stigma che continua ad accompagnarla. Nel 2012 sono stati accertati 232.857 nuovi casi nel mondo, la maggior parte dei quali in India, Brasile e Indonesia. Ma il problema lebbra è presente anche in Cina, Sud Sudan, Tanzania, Myanmar, Etiopia, Madagascar, Repubblica Democratica del Congo. In totale, sono un centinaio i Paesi in cui la patologia è presente. E tra questi, come evidenzia l’AIFO, c’è anche l’Italia: 6-9 casi ogni anno vengono diagnosticati. Solitamente si tratta di italiani che hanno soggiornato all’estero o di immigrati.