Lutto

Riposa Dacia, ora sei con tuo fratello

- 30 Gennaio 2015

Il 22 gennaio, a 52 anni, è morta Dacia Valent, padre italiano, madre somala, lui diplomatico, lei principessa. Valent è stata la prima italiana non bianca a essere eletta al Parlamento Europeo. Ha avuto una vita complicata, segnata da una grande tragedia, l’uccisione del fratello sedicenne, da parte di due coetanei, decisi a dargli una lezione in quanto “negro”. I giornali che contano si sono accorti della sua morte con svariati giorni di ritardo, e hanno improvvisato “coccodrilli” copiandosi tra di loro. In questi coccodrilli abbiamo letto, tra le varie cose, che Valent si sarebbe convertita «all’Islam più integralista». Chi l’ha conosciuta sa che non andò proprio così. Ecco al riguardo, il post che l’intellettuale egiziano Sherif El Sebaie ha pubblicato sulla sua pagina FB: «Ho conosciuto Dacia Valent per anni, e so di certo che non si è mai convertita a nessun “Islam integralista” (accusa gratuita copiata pari pari da un articolo di un giornale di destra). Era esagerata e sopra le righe, come nel suo carattere, ma chi ha passato quello che ha passato lei può anche trovarle qualche scusa. Ricordo a quelli di Repubblica che il fratello di Dacia è stato ucciso a 16 anni e che a ucciderlo furono due liceali, un 15enne e un 16enne con la “passione” per i simboli e i libri nazisti, tanto da esibirli in classe. Giacomo morì in un sottoscala, trafitto da 63 coltellate. Il suo corpo fu coperto da stracci e giornali abbandonato in quella casa fatiscente. Ai giudici i ragazzi dissero che Giacomo “era negro e meritava una lezione”. L’autore del delitto fu condannato a 15 anni e mezzo in Cassazione, ma lasciò il carcere 5 anni dopo il delitto, mentre il complice uscì ancora prima. Riposa in pace, Dacia. Ora sei con tuo fratello».