Passpartù

Niente residenza, niente diritti

- 7 Marzo 2015

È dai tempi del regime fascista che, in Italia, le istituzioni centrali prima e quelle locali poi tentano di limitare la concessione della residenza ai migranti. Per questo centinaia di migliaia di persone si vedono limitato l’accesso a quei diritti che lo Stato dovrebbe garantire indistintamente a tutti.

Si viene così a creare una distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, fatto ancor più grave poiché tale condizione, il cui sviluppo venne favorito dalla legge contro l’urbanesimo del regime fascista, poteva esser superata senza problemi dopo l’abolizione della legge stessa, voluta da Mussolini nel 1939, e invece si è protratta e addirittura acutizzata, con particolare riferimento ai cittadini stranieri comunitari ed extra-comunitari, a causa delle politiche discriminatorie di alcuni sindaci del Centro-Nord. Tutto questo per motivazioni politico-elettorali e di controllo del territorio.

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Ospiti della puntata:

Enrico Gargiulo, Sociologo
Stefano Gallo, Storico delle migrazioni