Teatro

Addio Judith Malina

- 12 Aprile 2015

Se ne è andata ad 88 anni una regina del teatro mondiale, Judith Malina, cofondatrice, insieme a Julian Beck del Living Theatre una delle più eversive esperienze teatrali mondiali della seconda metà del secolo scorso. Il loro era un teatro libertario, contro ogni forma di potere e dalla parte degli oppressi e Judith che ne incarnava l’anima, conosceva bene cosa significa essere rifugiati. Nata nel giugno del 26 in Germania, dovette scappare negli Usa, dove venne naturalizzata, per sfuggire dai nazisti. Un’esperienza che non dimenticò mai, tanto che nell’ottobre del 2005 accettò con gioia di recitare a titolo volontario in uno spettacolo di Teatro – Reportage, messo in scena  dall’ Hidden Theatre (Il teatro di nascosto) con la regia di Annet Henneman, dal titolo Rifugia-ti.  Storie vere di fuga, di umiliazioni, raccontate  da veri rifugiati e da parlamentari che prestavano la propria voce a quelle storie, in una dimensione cupa e concentrazionaria come è sempre stata quella dei centri per stranieri, con una voce fredda, fuori campo, della commissione d’esame per il diritto d’asilo, che sovente esclamava “diniego”. Colpiva al cuore quello spettacolo, ingabbiava gli spettatori, faceva provare per un paio d’ore il terrore e lo spaesamento di chi si trova sospeso nel proprio destino. La prima volta venne messo in scena in un parcheggio sotterraneo a Volterra, poi in uno spazio ricavato dall’ex mattatoio a Roma e poi in giro, fino a Bruxelles, in una sala del parlamento europeo. Judith era energica, vitale come una ventenne, spiritosa e curiosa di tutti. Aveva uno sguardo che incantava e faceva fermare il respiro, un modo di gesticolare che sembrava uscire da un mondo profondo e sconosciuto. Avemmo la fortuna e il privilegio di recitare con lei, di condividerci, un palco. Anche per questo il ricordo è più forte

Alessandra Ballerini & Stefano Galieni