Vertenze

Accoglienza: l’assessore risponde

A. L. A. - 24 Aprile 2015

Piazza_del_CampidoglioLa scorsa settimana abbiamo pubblicato la lettera di un’operatrice Sprar, che raccontava la sua quotidianità lavorativa e lanciava un appello al coordinamento della categoria. I colleghi con cui si è incontrata hanno avuto modo di interloquire con le istituzioni romane, in particolare con l’assessore Danese (lavorano tutti nella Capitale), per esporre le loro rivendicazioni. Riportiamo il loro comunicato stampa, successivo al confronto.

Venerdì 17 Aprile 2015 l’Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici dell’Accoglienza ha incontrato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Francesca Danese, per presentare le criticità da noi riscontrate del sistema di accoglienza romano e avanzare richieste puntuali sulle condizioni di lavoro.
Oltre all’isolamento dei centri, alle condizioni di sovrannumero, al rapporto insufficiente tra ospiti e lavoratori, al sottodimensionamento dell’organico, l’accento è stato posto sulle condizioni contrattuali precarie di chi lavora nei centri, sulle situazioni di lavoro grigio e nero, e sulla mancanza di tutele sanitarie in deroga al contratto nazionale.
In seguito alla nostra richiesta di trasparenza sulle modalità e i tempi di pagamento da parte del Comune alle cooperative, ci è stato risposto che a breve verranno pubblicati tutti gli atti istituzionali online, in modo che ogni cittadino avrà la possibilità di accedervi, comprese le liquidazioni del Comune alle cooperative. L’assessore dichiara che il Comune ha pagato tutte le spettanze alle cooperative, che non è attualmente in ritardo e che l’inchiesta “Mafia Capitale” non ha mai prodotto effetti sui pagamenti, motivazione addotta da molte cooperative per giustificare il versamento posticipato degli emolumenti.
E’ stata inoltre richiesta con forza una lista completa di tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio romano, compresi quelli gestiti da altri attori istituzionali come la Prefettura, in modo da poterne monitorare l’estrema complessità e opacità della collocazione. Su questo punto abbiamo incontrato alcune resistenze da parte dell’Assessore, e abbiamo insistito nel rivendicare l’importanza di avere un quadro chiaro soprattutto riguardo a quali cooperative gestiscono i diversi centri, che in questa città chiudono e rinascono continuamente.
Come A.L.A. abbiamo chiesto inoltre che vengano effettuati controlli sulle condizioni di lavoro e sul rapporto numerico tra ospiti ed operatori, e che siano discriminanti per la partecipazione ai successivi bandi da parte delle cooperative. L’assessore dichiara di voler monitorare la questione, in particolare i casi di lavoro nero e non rispetto delle tutele sanitarie. Oltre a insistere sul fatto che queste violazioni dei diritti esistono da ben prima dell’inchiesta, e purtroppo non ci sembra che ci sia intenzione di cambiare rotta, abbiamo affermato con chiarezza che il sistema non può cambiare se si continua a dare la possibilità di accedere ai bandi alle stesse cooperative che hanno beneficiato del sistema di appalti diretti, che sono palesemente interessate solo al profitto e non all’inclusione né all’erogazione di servizi di qualità. Non sono stati presi impegni precisi su questo da parte dell’assessore, e per questo siamo intenzionati ad insistere su questo punto.
A tal proposito è stata chiesta con decisione l’apertura di un Tavolo congiunto con Assessorato alle Politiche sociali, Prefettura e Servizio centrale in cui parlare delle criticità dell’accoglienza e dello SPRAR, in particolare presentare le mancanze del bando della Prefettura. Abbiamo ottenuto l’impegno da parte dell’assessore a richiedere il tavolo al Prefetto, e porteremo avanti le nostre istanze in questa e altre sedi istituzionali.
Non abbiamo intenzione di fermarci perché sappiamo che solo lottando uniti, insieme ai migranti, ed entrando in conflitto con il sistema che entrambi stiamo subendo, avremo la possibilità di ridisegnare l’accoglienza.

Se come lavoratori e lavoratrici anche voi rifiutate il sistema di accoglienza di questa città e lo vorreste diverso, se credete che le vostre condizioni di lavoro, sfruttate e precarie, siano frutto dello stesso meccanismo di profitto che lucra sulla pelle dei migranti, unitevi alla nostra lotta!

A.L.A. Assemblea dei Lavoratori dell’Accoglienza
infoala@autistici.org