Accoglienza reale

Lisbona presenta la mappa per migranti

- 24 Aprile 2015

L’idea è molto semplice e di facile attuazione: si tratta di un documento che vuole essere concretamente utile. Una guida per  chi arriva in città – in formato cartaceo e su internet – che non è riservata ai turisti. Per ora disponibile solo in portoghese e inglese, ma presto sarà tradotta in altre lingue. Si tratta di una sorta di Roadmap di Lisbona per i migranti in cui si illustra come trovare, come funzionano e cosa fanno i diversi  servizi di cui  può avere bisogno una persona che ha scelto la capitale lusitana per il proprio progetto migratorio.

E’ stato presentato la settimana scorsa al Consiglio comunale ed è presente sul sito internet del Municipio di Lisbona : «Vogliamo farlo arrivare nelle mani e nei monitor di tutti coloro che giungono nella nostra città» ha dichiarato, nella presentazione, il Consigliere João Afonso, che ha colto l’occasione per lanciare alle ambasciate e agli altri partner in questo settore la richiesta di aiutare a tradurre la guida, perché possa raggiungere gli immigrati di varie nazionalità. Anche il sindaco è intervenuto per valorizzare una iniziativa che vuole rendere Lisbona una «città amica di tutti coloro che vi giungono». In 30 pagine sono racchiuse informazioni essenziali, altrimenti da ricercare attraverso reti amicali o che spesso risultano introvabili: dall’anagrafe agli uffici di registro, dagli ospedali pubblici alle sedi delle circoscrizioni ai posti di polizia e, per ognuno, esposti  in maniera semplice e chiara, quali sono i principali servizi che vengono prestati.

Se la versione cartacea ha una sua inevitabile staticità, quella on line comprenderà una vera e propria mappa continuamente aggiornata in base  all’apertura o allo  spostamento delle sedi dei servizi citati. La presentazione di questo progetto di inclusione è avvenuta in concomitanza con le tragiche notizie che giungevano dalle coste de Mediterraneo. La presidente del Consiglio comunale di Lisbona, Helena Rosetta, ha affermato a tal proposito di essere addolorata perché l’Europa è divenuta «una fortezza sempre più inaccessibile che lascia morire migliaia di persone nel Mediterraneo ed è ormai tempo di aprire il territorio, ma soprattutto il cuore, per evitare tragedie  come quelle accadute nei giorni scorsi».