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Migrando, un nuovo portale di servizio

- 11 Giugno 2015

migrando-banner-1Consentire a un migrante di conoscere meglio il paese nel quale si trova, la sua organizzazione istituzionale, le relative opportunità lavorative, le novità normative che lo riguardano, il complesso di diritti e doveri di cui è titolare, con lo scopo di sviluppare in pieno la propria persona. È questa l’idea base del progetto Migrando.it, co-finanziato dal ministero dell’Interno e dall’Unione Europea tramite il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi: un portale web multilingua che offre un servizio completo di informazione per orientare l’accesso ai servizi dei cittadini stranieri che vivono nel nostro paese.
Realizzato dall’Istituto Luigi Sturzo, in partenariato con l’associazione In Migrazione Onlus, Be FREE  Cooperativa sociale contro tratta, violenze e discriminazioni, il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale  dell’Università Sapienza di Roma e Città Metropolitana di Roma Capitale.
Il linguaggio del portale è sempre semplice, così da fornire informazioni anche elaborate ma immediatamente percepibili, facilmente traducibili, superando barriere linguistiche non meno respingenti dei diffusi pregiudizi sociali. Inoltre, la collaborazione con una rete di associazioni straniere in Italia consente di diffondere buone pratiche e percorsi volti all’inclusione. Il progetto è concepito con l’uso integrato delle tecnologie dell’informazione e dei social media.
Suddiviso in otto aree tematiche connesse al vivere in Italia, alla cittadinanza, al lavoro, alla salute, allo studio, alla partecipazione e alla vita sociale del Paese, si promuovono anche notizie apparentemente banali come le procedure per il rinnovo della carta di identità o della patente auto non solo per risolvere un problema a colui che non possiede tali informazioni ma anche per evitare di cadere nelle mani di spregiudicati approfittatori. Il portale tratta anche questioni di genere e casa.
Altra originalità è la traduzione dei suoi contenuti, aggiornati quotidianamente in lingua inglese, arabo, hindi e cinese, oltre che in italiano.