Articles by: martina zanchi
Lampedusa, l’aria che tira
I migranti ci sono ma non si vedono. L’assedio dei media ha esasperato gli abitanti. L’acqua sull’isola non è ancora potabile e le scuole avrebbero bisogno di una rassettata… Appunti di viaggio di una giornalista in incognito
Ma che bel castello (romano)
Venticinque famiglie di senza casa nelle due ville del conte Vaselli, vicinissime alla residenza papale di Castel Gandolfo. Occupazione abusiva? Assolutamente no. Ecco cosa è successo.
Migranti a tutto tondo
Intervista a Marco Omizzolo, collaboratore della nostra testata e curatore del volume Migranti e territori. Lavoro, diritti e accoglienza. Un testo che unisce la precisione accademica dei dati con l’empatia del racconto
Giù le mani dai bambini (neri)
Anche – e soprattutto – nella solidarietà va rispettata la dignità di chi si trova in condizioni svantaggiate. Lo chiede REDANI, che in estate lancerà una campagna contro l’uso irrispettoso dell’immagine dei bambini neri negli spot delle grandi organizzazioni internazionali
Garissa, qui sont-ils?
Per comprendere le radici di un massacro così orribile bisogna scavare nella storia del Corno d’Africa, dal disastro coloniale ad Al Shabaab.
15 aprile 1947
«Puoi odiare un uomo per molte ragioni. Il colore non è una di queste». Il cinema ha da poco riproposto la storia di Jack Roosevelt Robinson, il primo “nero” a giocare con i bianchi nello sport statunitense per eccellenza.
Souad Massi, tra musica e parole
Nel suo nuovo progetto l’artista algerina parla di amore e libertà si ispira ai testi classici dei poeti arabo-andalusi e di Al-Shabbi, il più importante poeta tunisino del Novecento.
«Afroitaliano sarai tu»
È necessario definirsi in base a criteri legati alla provenienza o al colore della pelle? C’è chi lo considera fondamentale e chi invece, come la nostra interlocutrice di oggi, la pensa in maniera radicalmente diversa.
I ragazzi di Popica e la periferia di Roma
Al Metropoliz – una ex fabbrica occupata nel quartiere di Tor Sapienza – i bambini rom e i figli di migranti vanno a scuola e giocano a calcio. Un modello di integrazione che funziona, grazie a un gruppo di volontari determinati.
17 marzo 1891
Quel giorno annegano 576 migranti, viaggiavano su Utopia, il «Titanic dei poveri». Il processo agli “scafisti” è una farsa. Forse, però, c’è un “equivoco” che va subito chiarito…