Accordi con la Libia: il Parlamento Europeo chiede più garanzie per i migranti

L.M. - 24 Gennaio 2011
L’Ue pone le condizioni per dare il via libera a eventuali futuri accordi bilaterali. Tripoli dovrà riconoscere lo status di rifugiato, accettare la presenza dell’Unhcr, accettare espulsioni collettive. Chiesta una moratoria sulla pena di morte
di Redattore Sociale

STRASBURGO. Il Parlamento europeo pone le sue condizioni per dare il via libera a eventuali futuri accordi bilaterali tra Unione europea e Libia.

Con l’approvazione oggi in seduta plenaria delle raccomandazioni al Consiglio (che riunisce i governi dei Ventisette), i deputati auspicano rapporti più profondi con la Libia, ma innanzitutto esigono che Tripoli si doti di regole più stringenti a garanzia dei migranti e delle libertà fondamentali. L’Unione europea ha iniziato a negoziare con la Libia un accordo quadro nel 2008, che copre le relazioni politiche, l’immigrazione e l’energia.

I deputati vogliono poi che un eventuale accordo per la riammissione dei migranti irregolari (da includere nell’accordo quadro) preveda tutta una serie di garanzie sul rispetto dei diritti umani, spesso calpestati dalle autorità libiche. Per questo, chiedono i deputati, prima che questo accordo venga concluso, Consiglio e Commissione europea dovranno avere la certezza che la Libia garantisce protezione ai migranti, riconosce lo status di rifugiato e accetta la presenza formale dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu. Viene anche chiesta una moratoria sulla pena di morte. Ogni possibile accordo di riammissione dovrà automaticamente escludere i richiedenti asilo, e evitare espulsioni collettive, specificano i deputati.
La raccomandazione approvata oggi cita espressamente l’accordo “di amicizia” raggiunto fra il governo italiano e quello di Tripoli, specificando anche la richiesta fatta lo scorso novembre dal Parlamento italiano di rivederne i termini. Per Ioannis Kasoulides, cipriota e vicepresidente del gruppo di centrodestra dei popolari europei (Ppe), l’accordo di riammissione con la Libia è cruciale per paesi come Malta e Italia per contrastare gli sbarchi di migranti sulle loro coste. “Le cifre sugli sbarchi a Malta sono diminuite soltanto quando l’Italia ha stipulato un accordo bilaterale con Tripoli, che ha iniziato a controllare i propri porti e le coste”.