Giornalisti e parlamentari non ci stanno. E lanciano la mobilitazione nazionale contro il bavaglio sui Cie

L.M. - 7 Luglio 2011
La circolare 1305 del primo aprile del ministro Maroni vieta l’ingresso nei Cie e Cara alla stampa. Domani conferenza stampa di giornalisti e parlamentari e lancio della mobilitazione nazionale fuori i centri per immigrati
I giornalisti non ci stanno. E con loro pure i parlamentari che trovano inaccettabile il divieto imposto dalla circolare 1305 del primo aprile del ministro Maroni, che rende i Cie inaccessibili alla stampa. Una mobilitazione nazionale, con manifestazioni davanti ai Cie (centri di identificazione ed espulsione) e i Cara (centri d’accoglienza per richiedenti asilo), sarà lanciata venerdì 8 luglio alle 10.45 presso la Stampa Estera, Via dell’Umiltà 83,C. Obiettivo: riuscire ad entrare nei centri per migranti, perché la libertà di stampa non si depenna a suon di circolari.
“Con una circolare interna, la 1305 del primo aprile 2011 – si legge in una nota – il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha vietato ai giornalisti l’ingresso nei centri per migranti, sia in quelli di accoglienza sia in quelli di detenzione. Questo divieto costituisce un bavaglio per tutta la stampa, italiana e internazionale, che non può verificare il rispetto dei diritti umani all’interno dei centri di identificazione e di espulsione e le condizioni dei richiedenti asilo nei centri per i rifugiati. Non si può esercitare il diritto di cronaca su un tema così rilevante in ambito nazionale ed europeo, quale quello dell’immigrazione. In alcuni Cie, le visita di parlamentari e le ispezioni di associazioni umanitarie hanno lanciato l’allarme per la situazione inaccettabile, destinata a peggiorare con l’estensione della reclusione da sei a 18 mesi. La Federazione nazionale della stampa italiana e l’Ordine nazionale dei giornalisti hanno scritto ed inviato il 14 giugno 2011 una lettera congiunta indirizzata al ministro Maroni in cui chiedevano un incontro sulla circolare che “limita il dovere di informare liberamente i cittadini, in ottemperanza all’articolo 21 della Costituzione”, in violazione del diritto di libertà di stampa”.
La risposta alla lettera, ovviamente, non c’è stata. E la giornata di mobilitazione nazionale diventa un obbligo. Civico. I promotori dell’iniziativa sono Rete Primo Marzo, Asgi, Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Osf Open Society Foundations, European Alternatives, Articolo 21, e i parlamentari Rosa Vilecco Calipari, Giuseppe Giulietti e Jean Leonard Touadi. Altre adesioni sono venute da David Sassoli (PD), Furio Colombo (PD), Fabio Granata (FLI), Leoluca Orlando e Vincenzo Di Stanislao (Idv).
Durante la conferenza verranno esaminati i contenuti della circolare 1305, la condizione dei Cie italiani, il mancato adeguamento alla normativa europea in tema di allontanamenti da parte del Governo italiano. Hedwig Zeedijk illustrerà la situazione dei cittadini immigrati detenuti nei Cie nonostante siano coniugati con cittadini europei. Infine, sarà lanciata la giornata di mobilitazione nei Cie.
Luigi Riccio