“Favour e Loveth”, nasce a Palermo il coordinamento anti-tratta

L.M. - 4 Maggio 2012
A Palermo nasce il Coordinamento anti-tratta per il recupero delle donne schiavizzate e la sensibilizzazione della cittadinanza sulla tematica. Intitolato a Favour e Loveth, due giovani prostitute uccise per strada
DONNE. E’ intitolato a due giovani prostitute nigeriane il coordinamento anti-tratta appena nato nel capoluogo siciliano. Favour e Loveth sono state trovate entrambe morte per strada: la prima carbonizzata a Misilmeri il 20 dicembre 2011, la seconda in via Juvara a Palermo lo scorso 6 febbraio.
Avevano in comune il sesso, la provenienza geografica, la condizione di vittime dei cartelli criminali della tratta e dello sfruttamento sessuale. “Le nuove schiavitù sono estremamente visibili anche a Palermo” -dicono dal Coordinamento, che raccoglie varie reti e associazioni- “Ogni giorno una moltitudine di giovani donne, molte delle quali minorenni, nigeriane, rumene, etiopi e albanesi, sono costrette a battere i marciapiedi della città o della Favorita. Minacce, percosse, sevizie sono l’alternativa alla prostituzione nella strada o in case chiuse”.
Scopo del coordinamento è quello di contrastare il fenomeno della tratta, lavorare alle azioni di recupero delle donne schiavizzate, lottare contro le organizzazioni mafiose che organizzano la prostituzione per le strade. Su quest’ultimo punto, in particolare, il nuovo soggetto si appella alle istituzioni, chiedendo un cambio di rotta: lo schema retata/rimpatrio che colpisce in modo indiscriminato le donne migranti prostituite deve essere sostituito con la concreta volontà di indagare a fondo sui legami che intercorrono tra criminalità organizzata extracomunitaria e locale nel business dello sfruttamento sessuale.
Il coordinamento rivolge anche un messaggio ai candidati sindaci. La sua proposta è inserire nel bilancio del Comune un capitolo di spesa specifico per la lotta alla tratta e il recupero delle donne schiavizzate. L’intenzione è affiancare azioni concrete a campagne di sensibilizzazione della cittadinanza. Molto spesso è lì, proprio sotto i nostri occhi, che “si consumano centinaia di tragedie e violenze”. Saperlo può aiutare a non distogliere lo sguardo.
Nella foto: fiaccolata a Palermo in ricordo di Favour e Loveth