A Terra Futura si discute di Cie. Le strade per chiuderli

stef. - 22 Maggio 2012
Il 25 maggio a Firenze la mostra-convegno sulle buone pratiche di sostenibilità. Il 26, alle 15.30 l’incontro “Quali alternative ai Cie?”: una tavola rotonda sui Cie e sulle strade per chiuderli


EVENTI. Comincia il 25 maggio a Firenze Terra Futura, la mostra-convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economia e sociale giunta alla sua nona edizione.
Il 26, alle 15.30 è in programma l’incontro “Quali alternative ai Cie?” promosso da Rete Primo Marzo, Istituto Italiano Fernando Santi e Associazione Giù le frontiere.
“Alimentare il dibattito intorno a questo tema è in questo momento una priorità, se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, che è la chiusura dei Cie”, spiega Cécile Kashetu Kyenge, portavoce della Rete Primo Marzo e presidente di Giù le Frontiere. “A Bari è stata già avviata una class action in questo senso. A Modena ci stiamo muovendo nella stessa direzione. Dobbiamo riuscire a coinvolgere l’intero territorio nazionale”. Giù le frontiere ha partecipato attivamente alla campagna LasciateCientrare nella convinzione che far conoscere all’opinione pubblica la verità su queste struture sia un passaggio fondamentale per arrivare alla loro chiusura.
All’incontro partecipaeranno anche Daniele Frigerio, missionario comboniano, Sergio Bontempelli, di Africa Insieme Pisa, Pape Diaw, Rappresentante Comunità senegalese in Toscana, Marco Zanchetta, di Medici per i Diritti Umani, Stefano Galieni, giornalista e collaboratore di Corriere Immigrazione, Emilio Santoro, dell’Università di Firenze, Samir Boulojour, Presidente del Consiglio degli Stranieri di Calenzano e Francesca Nicodemi dell’Asgi.