Mai più Cie

La denuncia del NY Times

- 9 Giugno 2013

Il centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria non è una prigione. Ma la differenza è solo una questione semantica. Inizia così un duro reportage del New York Times, a firma di Elisabetta Povoledo, sulle pessime condizioni di vita degli immigrati rinchiusi in questa struttura alle porte di Roma. L’articolo si intitola: Gruppi a difesa dei diritti civili denunciano, i Cie sono crudeli. Il giornale americano ricorda che quello di Roma è uno degli 11 centri in cui vengono trattenuti tanti immigrati irregolari, senza permesso di soggiorno o con documenti scaduti, molti di loro in Italia anche da anni.

«Le autorità – scrive il Times – sostengono che questi centri sono essenziali per regolare al meglio l’immigrazione clandestina e che sono conformi alla normativa europea. Tuttavia, strutture come queste e altre in Europa sono al centro di numerose critiche da parte di molte organizzazioni umanitarie a difesa dei diritti civili, secondo le quali sono luoghi inumani, inefficaci e costosi». Secondo i critici, prosegue l’articolo, questi centri «riflettono le politiche che mettono sullo stesso piano immigrazione con criminalità trascurando i grandi benefici economici che vengono dalla presenza di immigrati e la natura sempre più multiculturale della società.

Fonte: Ansa