Carcere

Più di un terzo è straniero

- 23 Giugno 2013

Al 1° maggio 2013 sono più di 23 mila (per il 95% uomini) gli stranieri nelle carceri italiani su un totale di quasi 66 mila detenuti: essi rappresentano due quinti degli imputati (10 mila su 25 mila) ma meno di un terzo dei condannati (13 mila su 40 mila), e solamente meno di un ottavo degli internati (147 su 1.187). L’entrata in vigore della Legge 199 del 2010 (“Esecuzione presso il domicilio delle pene”) ha scarcerato più di 10 mila persone, per quasi tre quarti italiani.

I maggiori gruppi nazionali nelle carceri italiane sono marocchini (oltre 4 mila unità), rumeni (quasi 4 mila), tunisini e albanesi (quasi 3 mila entrambi). Seguono i nigeriani (poco più di mille) e gli algerini (604). Sono però proprio gli africani tunisini, nigeriani ed algerini più di tutti gli altri principali gruppi nazionali a segnare tassi di detenzione superiori alla media generale che, se consideriamo ancora oggi i 5,4 milioni di stranieri presenti in Italia al 1° gennaio 2012 stimati dall’Ismu, è del 4 per mille circa: infatti, la Tunisia è al 22 per mille, la Nigeria al 15 per mille, l’Algeria al 18 per mille, mentre la Romania è al 3 per mille, l’Albania al 5 per mille, il Marocco al 7 per mille, la Cina solamente all’1 per mille e la Repubblica Domenicana all’8 per mille.

Fonte: Ismu