Il 2 luglio, sono arrivati in 112, soprattutto provenienti da Egitto e Siria, il 4 luglio altri 109, altri 120, in gran parte di nazionalità eritrea, il 6 luglio, fra Porto Palo e Capo Passero. Altri 60 migranti di nazionalità siriana sono arrivati il giorno 8 luglio presso Portopalo di Capo Passero. Il barcone in avaria è stato soccorso in seguito ad una telefonata di un presunto cittadino di nazionalità egiziana alla Guardia Costiera di Roma, che ha permesso alla Centrale Operativa di individuare l’imbarcazione e soccorrerla già in acque italiane. Ancora a Portopalo, nel siracusano, 146 persone a bordo di un barcone che stava per affondare, sono state soccorse il 10 luglio, in acque maltesi dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di finanza in collaborazione con una motovedetta di Malta. Sempre in queste acque, una nave della Marina militare ha soccorso un barcone in difficoltà con 29 migranti a bordo.
Sempre in queste acque, una nave della Marina militare ha soccorso un barcone in difficoltà con 29 migranti a bordo. Nelle stesse ore, sempre a largo di Malta si è rischiata la tragedia. C’era anche una neonata di 45 giorni e due donne in stato di gravidanza nel gruppo di cittadini somali che sono stati intercettati a 33 miglia di distanza dalle coste maltesi da una nave mercantile. Erano stati fatti scendere su un gommone probabilmente da una nave madre che si è poi allontanata in acque internazionali. Il gommone è andato alla deriva con il motore in avaria. La motonave che li ha visti era diretta ad Augusta, ha deviato il proprio percorso per portare i naufraghi al porto di Pozzallo dove sono intervenuti Capitaneria di porto e volontari della Protezione Civile che hanno condotto il gruppo in un centro di prima accoglienza. Nel corso di un interrogatorio, prestato ai profughi, le cui condizioni di salute non destano preoccupazione, questi hanno dichiarato di aver pagato ciascuno una somma di denaro compresa fra i 5 e i 6 mila euro.
Fonte: Borderline Sicilia