Key Words

Traffico di esseri umani

- 14 Luglio 2013

Il traffico di esseri umani o tratta di persone è l’attività criminale che comprende la cattura, il sequestro od il reclutamento, nonché il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di una o più persone, usando mezzi illeciti ed ai fini dello sfruttamento delle stesse.
Il protocollo sulla tratta adottato a Palermo nel 2000 consiste in un accordo internazionale stipulato dalle Nazioni Unite e da 117 paesi membri. Lo scopo del Protocollo è di favorire, mediante la cooperazione internazionale, le indagini e i procedimenti penali a carico dei criminali. Un primo obiettivo può essere riscontrato nel tentativo di proteggere ed assistere le vittime di tali efferati crimini nel pieno rispetto dei diritti umani. Si tratta del primo strumento, a livello globale, teso a contrastare la tratta di esseri umani nonché l’unico finora ad attribuirne una definizione universale:
«[…] il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, la custodia di persone, tramite l’uso della forza o altre forme di coercizione, di sottrazione, di frode, di inganno, di abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o nell’atto di dare o ricevere qualche forma di pagamento o di altro introito per acquistare il consenso o il controllo di una persona su un’altra persona, allo scopo di sfruttamento, incluse le varie forme di sfruttamento sessuale, di lavoro, di schiavitù o di commercio di organi».
Divergenze d’impostazione giuridica che continuano a sussistere tra gli Stati della comunità internazionale hanno indotto la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale a distinguere, nei suoi due protocolli aggiuntivi, rispettivamente, la “tratta di immigrati” e la “tratta degli esseri umani”.
Mentre, infatti, la tratta di immigrati si può configurare come un reato contro lo Stato e spesso implica un interesse reciproco del trafficante e della vittima, la tratta degli esseri umani configura un reato contro la persona e presuppone come obiettivo lo sfruttamento della risorsa umana. Infine, si può suddividere quest’ultimo in “sfruttamento di manodopera” e “sfruttamento sessuale” fino ad includere la fattispecie più grave: lo “sfruttamento dei minori”, sia per fini ergonomici che biologici.
La tratta di immigrati, inoltre, non è da confondere con il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Questa ultima si riferisce alla richiesta volontaria da parte di migranti, magari dietro il pagamento di un corrispettivo a certi individui di dubbia liceità, per il trasporto di cose o persone da un paese ad un altro dove l’ingresso sarebbe ostacolato dalle leggi di quel paese.
La tratta degli esseri umani, pur essendo di solito collegabile alla criminalità organizzata transnazionale, non richiede necessariamente che la vittima stessa varchi un confine: è la finalità di sfruttamento, piuttosto che il semplice “movimento” da un paese all’altro, a qualificare il crimine, tant’è vero che esso comprende anche la “re-immissione nella tratta” all’interno del paese di destinazione, che in molti casi fa parte di una stessa catena od operazione.
Le vittime di tratta di esseri umani non sono libere di muoversi prima di giungere a destinazione ma rimangono rinchiuse nel mezzo di trasporto contro la propria volontà e costrette a lavorare o comunque a provvedere ai bisogni dei trafficanti sia di natura economica che sessuale. Talvolta la retribuzione consiste nella medesima possibilità per la vittima di essere liberata dallo sfruttamento.

Fonte: wikipedia