Piacenza

Prove di Futuro

- 8 Settembre 2013

Il programma del seminario che si svolgerà a Piacenza, venerdì 13 e sabato 14 settembre, nei locali dell’Università Cattolica, in via Emilia Parmense 84, è ricco ed articolato. Un segnale di per se positivo quello che un incontro che vedrà confrontarsi esperienze provenienti da tutto il Paese sui temi dell’integrazione, della cittadinanza, delle seconde generazioni, sia aperto, dopo i saluti delle istituzioni locali, dalla ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Un segnale di attenzione, dopo momenti bui in cui si è anche pensato all’introduzione di classi separate fra autoctoni e stranieri. Un segnale importante perché interviene su concetti di così stringente attualità politica partendo dal luogo fondamentale di costruzione di una propria identità: il percorso scolastico. Si tenterà di fare un bilancio del lavoro finora svolto e di fare un passo avanti per definire problemi e prospettive della cittadinanza, per parlare dei percorsi formativi e delle diseguaglianze che ancora persistono fra le nuove generazioni, per evidenziare anche le risorse di cui entrando nel circuito scolastico si diventa portatori.

Ad intervenire in mattinata, non solo gli esperti accademici della materia ma anche il portavoce della Rete G2 Mohamed Tailmoun, il direttore dell’Unar, Marco De Giorgi, il sottosegretario del ministero dell’istruzione Marco Rossi Doria. Nel pomeriggio i partecipanti si divideranno in 6 sessioni tematiche parallele: La cittadinanza si impara da piccoli, in cui si analizzeranno le problematiche partendo dai nidi, si presenterà il Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom e verranno presentate esperienze specifiche di alcune città. La seconda sessione sarà dedicata a Esiti e percorsi scolastici degli studenti di seconda generazione: criticità e successi, dal progetto “Sei Più” che va avanti a Bologna alle voci dirette dei giovani che studiano in classi multiculturali. “Peer education nelle scuole multiculturali” è il tema della terza sessione (di cui riferiamo in maniera più particolareggiata ). Da Lucca, Padova, Trento, Milano e Torino esperienze a confronto di studenti che aiutano studenti o di forme di tutoraggio per i Nai. E poi una sessione dedicata specificatamente alle problematiche di acquisizione della cittadinanza mettendo a confronto modelli e problemi in Italia e in Europa ed un’altra dedicata al ruolo che possono svolgere gli enti locali, l’associazionismo e il volontariato. In entrambe le sessioni sarà dato ampio spazio ad esperienze: dalla Rete scuole migranti di Roma alle iniziative messe in campo in Puglia e nel Comune di Palermo. L’ultima sessione della prima giornata è incentrata su “Gli adolescenti, affettività e disagio”, cogliendo in pieno quella che è una delle fasi più critiche della crescita tanto per chi è totalmente autoctono che, a volte a maggior ragione, per chi deve adeguarsi a un Paese che non è il proprio.

Nella giornata conclusiva avverrà una restituzione dei lavori delle 6 sessioni, seguirà quindi una tavola rotonda a cui parteciperanno Rita Borsellino, Kossi Komla – Ebri (medico e scrittore) e Maria Cecilia Guerra, viceministro del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità.