Niger

La moda al servizio della pace

- 25 Novembre 2013

La pace al servizio della creatività in Africa è il tema del IX Festival internazionale della moda africana (Fima) appena conclusosi a Niamey, con la partecipazione di 800 protagonisti del mondo della moda, tra creatori e modelle, arrivati dai quattro angoli del continente, dall’Europa e dagli Stati Uniti. Icona di questa edizione è l’emblematico ex presidente sudafricano Nelson Mandela, simbolo della lotta all’apartheid.

Il bianco, colore della pace, ha dominato la sfilata di apertura del festival, mercoledì, trasformatasi in una marcia che si è snodata per le vie della capitale del Niger, confinante con l’instabile Mali, teatro di una crisi armata durata 18 mesi. Gli organizzatori dell’evento, patrocinato dal governo nigerino, hanno evidenziato che «la moda, come espressione culturale, ha un suo contributo da dare per la costruzione della pace e di uno spirito di tolleranza, ma anche come vettore di crescita economica e di sviluppo di cui l’Africa può andare fiera», come ha detto Seidnaky Sidi Ahmed, alias Alphadi, promotore del Fima.

L’appuntamento di Niamey, che per motivi di sicurezza è stato spostato al ‘Palazzo del 29 luglio’, è anche un’occasione di formazione per i giovani stilisti che partecipano ad atelier sulla fabbricazione di gioielli, sul lavoro del legno e dei pelami, ma anche una vetrina per gli stilisti che vedranno sfilare le loro creazioni. Sabato si terrà la ‘Grande Notte del Fima’ dedicata alla moda dei cinque continenti, ma sono anche previsti concerti, degustazioni di cibo tradizionale nigerino e premiazione dei concorsi dei giovani stilisti e dei top model.

Nato nel 1998 su iniziativa del creatore nigerino Alphadi, in pieno deserto di Tiguidit, il festival panafricano di moda vuole essere un’occasione di incontro in terra africana per i cinque continenti oltre che una passerella per i giovani talenti. L’evento, che si è tenuto in cornici naturali e culturali più uniche che rare, iscritte al patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, ha già ottenuto il sostegno di creatori dal calibro di Yves Saint Laurent e Jean-Paul Gautier.

Fonte: Misna.