Vite da rifugiati

Gambiani, asilo impossibile

Fulvio Vassallo - 13 Gennaio 2014

Sono stati rinchiusi nel Cie di Milo a Trapani 45 migranti provenienti dal Gambia. Non hanno potuto presentare la domanda di asilo prima di essere internati, ed adesso la loro posizione si complica. Lunedì prossimo faranno la convalida del trattenimento, devono avere diritto di presentare una domanda di asilo e l’Italia non può mettere in esecuzione l’accordo di riammissione con il Gambia formato nel 2010, malgrado quel paese fosse caratterizzato da un regime autoritario con ricorrenti violazioni dei diritti umani e della libertà delle persone. Leggete questo rapporto sul Gambia aggiornato al 2013 tratto dal sito Refworld/Unhcr. Speriamo che ne faccia buon uso anche qualche avvocato che lunedì andrà al Cie di Milo per le convalide del trattenimento. Se avessero potuto presentare le domande di asilo le persone sarebbero state condotte in Tribunale per la convalida richiesta per giustificare il trattenimento. Nei Centri per identificazione ed espulsione, dove sono costretti a lavorare, i giudici di pace, nella maggior parte dei casi danno per buone le carte prodotte dalle questure, quando ci sono…
Solo in pochi casi con i ricorsi si riesce a ristabilire la verità e rendere giustizia a persone che, anche se non completano i requisiti per ottenere lo status di rifugato, hanno quantomeno diritto all’asilo costituzionale, affermato dall’art. 10.3 della Costituzione… E comunque valgono i divieti di espellibilità previsti dall’art. 19 del T.U. sull’immigrazione del 1998.
Dunque, da domani, vigilanza anche su quanto sta accedendo a Milo nell’auspicio che le associazioni locali facciano sentire la loro voce.

Fulvio Vassallo Paleologo