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Torna LampedusainFestival

- 17 Marzo 2014

Si terrà anche quest’anno il LampedusainFestival “Piccolo festival di Comunità migrazioni, lotte, turismo responsabile e storie di mare”. Giunto alla VI edizione, questa volte si terrà dal 25 al 30 Settembre, non come abitualmente a luglio e avrà come tema centrale il no alla militarizzazione del territorio. «La repressione sociale e le dinamiche di militarizzazione del conflitto politico e dei territori – si legge nel bando di recente pubblicazione – si fanno sempre più incalzanti. Fenomeni come quello in Val di Susa (Tav), a Niscemi (Muos) o come la criminalizzazione dei movimenti, costituiscono dei veri e propri laboratori di governance repressiva. Lampedusa non fa eccezione. Dietro i riflettori della grande narrazione mediatica dell’emergenza infinita e dell’accoglienza strappalacrime, da circa trent’anni è in atto sull’isola e attorno ad essa un processo di potenziamento continuo della presenza militare, determinato dalla sua posizione strategica nel Mediterraneo. L’istituzione di agenzie militari europee come Eurosur e Frontex e i finanziamenti a loro stanziati, sono stati giustificati, molto spesso, proprio dagli avvenimenti di Lampedusa. La tragedia del 3 ottobre 2013, in cui hanno perso la vita oltre 360 persone provenienti dall’Eritrea, ha provocato un potenziamento di tale presenza sull’isola e nelle acque circostanti, attraverso l’approvazione dell’operazione Mare Nostrum». Ciò dimostra come la retorica umanitaria si trasformi in alibi per “mantenere una cintura bellica costantemente mobilitata, su un’area di enorme interesse geo-politico, quale il nord Africa”, ai fini del controllo dei flussi migratori e dello sfruttamento dei territori. Per il Festival viene richiesto a tutti coloro che vogliono partecipare di contribuire con approfondimenti che riguardano l’industria bellica, storie connesse allo sfruttamento e al controllo del territorio, multinazionali e poteri finanziari ed anche storie di militarizzazione intesa come strumento di controllo e guerra ai migranti e alle migrazioni. L’iniziativa è promossa dall’associazione Askavusa, che opera a Lampedusa dal 2009 e che il mese scorso ha inaugurato il “Porto M”, un luogo in cui sono stati raccolti tutti gli oggetti persi dai migranti transitati a Lampedusa o dispersi in mare. Recentemente si è recato a Lampedusa il sindaco di Messina, Renato Arcorinti, che ha incontrato la sua collega Giusy Nicolini. Insieme hanno a lungo discusso di come potenziare le relazioni e gli scambi di esperienze con i comuni siciliani non solo in materia di accoglienza.

Eleonora Corace