Appello

Rete Primo Marzo per i rifugiati

- 31 Marzo 2014

La Rete Primo Marzo, in riferimento alle inaccettabili misure di accoglienza attuate nei confronti dei 2.300 profughi recentemente sbarcati in Italia, e in linea con Asgi, Arci, Caritas Italiana, Cnca, Fondazione Migrantes, chiede al Governo di intervenire per porre fine alla confusione che si sta verificando sulla pelle di donne e uomini a cui viene leso il diritto ad una degna accoglienza.

Chiede che sia lo Sprar ad occuparsi dei profughi, dato anche il suo recente ampliamento, e non le prefetture su mandato del Ministero dell’Interno.
Questa modalità d intervento crea confusione e non prevede un coordinamento efficace per rispondere in modo adeguato alla tutela dei profughi.
Chiede che vengano attivati i posti dello Sprar e che cessi l’accoglienza, se così si può chiamare, in strutture alberghiere o altro perché ciò ha dei costi elevati e inutili e rallenta le procedure d’esame delle domande d’asilo.
Chiede che il Tavolo di Coordinamento Nazionale Asilo apra un confronto con le varie realtà associative e organizzazioni per definire al più presto un piano d’interevento nazionale.
Riteniamo inopportuno ripetere l’esperienza appena vissuta nella cosiddetta “Emergenza Nord Africa” affrontata in modo poco serio e dignitoso, perché riteniamo che un paese civile debba rispettare i diritti e la dignità di ogni essere umano.

Elisa Cesan
Portavoce Rete Primo Marzo