Turismo alternativo

Un ponte per… la Palestina

- 15 Aprile 2014

È stato inaugurato l’8 aprile scorso l’Ufficio per il Turismo Palestinese in Italia, con sede a Roma. Si tratta di un passo avanti in vista del riconoscimento del diritto all’esistenza di uno Stato che vede molti suoi cittadini dispersi in una lunga diaspora, in molti anche in Italia. Città come Nablus, Gerico, Betlemme, Ramallah, la stessa contesa Gerusalemme, in arabo Al Quds potranno presto essere considerati non solo nomi connessi ai conflitti e alle sofferenze, alla violenza o al loro importante ruolo religioso, ma anche e soprattutto come mete particolari di un Paese la cui bellezza è profonda e finora poco conosciuta. E insieme alle città e ai tanti piccoli paesini rurali dispersi nella valle del Giordano, nella stessa complessa Gaza, ci sono da conoscere le persone dalla sincera ospitalità, i sapori delle pietanze, i colori dei paesaggi che possono e debbono restituire speranza e sogno ad una terra così martoriata e meritano attenzione. La Palestina è molto più che la Terra Santa, in realtà è una destinazione ricca ed unica che offre nuove proposte di viaggio per tutti coloro che vogliono godersi la cultura, religione, tradizione, l’avventura e la natura. La Palestina regala una nuova esperienza a tutti gli italiani che sono stati attratti da più di duemila anni di storia. Sono numerosi i nuovi itinerari di una delle terre più ricche di storia al mondo, nonché la nuova ricettività sorta in Terra Santa ed a Gerusalemme Est. Papa Francesco sarà in Palestina dal 24 al 26 maggio, visiterà Gerusalemme, Betlemme. Una visita che avrà un forte significato, sarà un viaggio che produrrà non solo frutti spirituali ma anche un grande sostegno e conforto per i palestinesi, un’opportunità per lo sviluppo turistico-economico. La Palestina si sta già preparando all’evento che porterà migliaia di pellegrini e turisti. L’impatto di questo grande evento comporta ulteriori potenziali vantaggi per il turismo e l’economia del territorio e delle comunità locali. Per quanto riguarda, invece, l’impatto socio-culturale e Politico, data l’importanza che assumono anche le tradizioni di una determinata comunità, il turismo contribuisce a creare diverse occasioni di condivisione di storia, di esperienza e di conoscenza non solo tra la cultura del luogo e quella dei visitatori, ma anche all’interno della stessa comunità locale, accrescendone il senso di coesione, rafforzando quello di appartenenza ad un tessuto sociale comune e di identità culturale. Inoltre, il miglioramento della qualità della vita della popolazione locale, frutto della ricchezza generata dal turismo, contribuirebbe al livello di soddisfazione degli stessi e, di conseguenza, gioverebbe pure all’immagine della destinazione. A livello politico, infine, i vantaggi creati dall’evento prevedono una maggiore visibilità ed apprezzamento dell’area da parte di tutto il mondo esterno, quindi, l’attrazione e la promozione di nuovi investimenti, maggiore coordinamento e collaborazione, sempre più spesso impegnati in progetti comuni, una maggiore partecipazione alla definizione delle politiche inerenti al turismo, nonché una maggiore capacità di risoluzione dei conflitti e delle controversie. Attraverso un impegno partecipativo nelle diverse manifestazioni, conferenze e fiere turistiche internazionali, il Ministero del Turismo Palestinese ha voluto essere da garanzia per il settore turistico privato dando continuità nel confermare e migliorare il rapporto con le varie agenzie di viaggi internazionali coinvolgendo sempre più delegazioni, turisti ed ospiti nel visitare la Palestina con i suoi luoghi religiosi, storici ed archeologici. Questi risultati nel settore turistico sono frutto di un impegno promosso dal Ministero al fine di promuovere la Palestina e le sue città come destinazione turistica indipendente ed unica, ricca di tradizione culturale. Sarà poi necessario sviluppare, in coerenza con quanto realizzato fino ad oggi, un’azione forte di promozione del territorio Palestinese verso potenziali investitori italiani del settore turistico. L’Ufficio del turismo in Italia intende dare le linee guida per un’organizzazione funzionale del settore, sia in fase di organizzazione dell’accoglienza, sia con la comunicazione e la commercializzazione per valorizzare il nome dello stato della Palestina. Il progetto analizza e propone tre principali attività del turismo Palestinese in Italia: promozione, comunicazione e pubbliche relazioni, commercializzazione. Si punta principalmente sull’internazionalizzazione: è la scelta su cui si deve investire fortemente in questi anni. Attivare azioni sul mercato di provenienza della domanda turistica attraverso iniziative dirette e mirate a seconda degli specifici target, senza inutili approcci generalisti, sperimentando formule innovative e azioni promozionali collegate all’effettiva possibilità di acquisto delle offerte commerciali. Il primo obiettivo riguarda la qualificazione e innovazione di prodotto: significa sostenere l’Ufficio del turismo Palestinese in Italia nel suo percorso attraverso tutti gli strumenti disponibili. Il secondo è la destagionalizzazione: è un obiettivo che continua ad essere prioritario, fondamentale, con un processo d’innovazione e di diversificazione dell’offerta nella direzione del turismo religioso, storico-culturale, d’affari, sportivo e dei grandi eventi. Valorizzazione prodotto: lavorare, per far sì che il prodotto Palestina sia in grado di competere sui mercati nazionali ed esteri, un’offerta turistica integrata che va dal turismo religioso a tutte le offerte tipo storiche, artistiche, naturali, culturali, paesaggistiche, gastronomiche che possono divenire, nei fatti, una motivazione e un’occasione di viaggio nel nostro territorio. I dati degli arrivi e presenze del 2013 e l’attenzione crescente dei media e delle riviste specializzate italiane ed estere sono un risultato significativo che ci conferma l’efficacia delle nostre azioni e ci spinge ad insistere su questa strada. Il piano intende coinvolgere tutti i soggetti possibili interessati allo sviluppo e valorizzazione della Palestina turistica sotto la regia dell’ambasciata in Italia e in collaborazione con il Ministero del Turismo Palestinese, Gli albergatori Palestinesi, I proprietari delle strutture extralberghiere (B&B, agriturismi, Country house, residence, ecc.), Le agenzie viaggio incoming in Palestina, I ristoratori, I commercianti, Alcune aziende di produzione dal grande Brand, Le università, facoltà del Turismo, Le Associazioni di categoria, culturali e di altro genere. Per ulteriori informazioni:

Ufficio del turismo Palestinese in Italia, c/o Ambasciata dello stato della Palestina

Tel. +39 06 93 50 410

palestinatravel@gmail.com