Formazione

A scuola per tutelare (davvero) l’infanzia

Marika Berizzi - 16 Luglio 2014

398_1Il Comitato Italiano per l’Unicef e l’Università degli Studi Milano-Bicocca hanno ideato un Master interdisciplinare sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (MiDIA). Lo scopo è mettere a disposizione di tutte le persone che si occupano di infanzia e adolescenza strumenti e nozioni legali che consentano loro di svolgere meglio e con maggiore consapevolezza il proprio lavoro. Un ruolo chiave è riservato allo studio accurato della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Crc) che dovrebbe avere un forte impatto sui governi, le istituzioni e gli ordinamenti giuridici degli Stati che l’hanno ratificata. Ne parliamo con Chiara Zanetti, specialista in educazione ai diritti per l’Unicef Italia.

Perché è stato ideato questo Master? «Come Unicef, abbiamo constatato una carenza a livello universitario, tanto sul versante teorico quanto su quello pratico, nel campo della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ci sono dei corsi dedicati ma non sono sufficientemente approfonditi. La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata alla unanimità dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989, è stata tradotta in legge in quasi tutti i paesi del mondo (l’Italia l’ha ratificata nel ‘91). Al suo interno sono elencati tutti i diritti degli under 18: il diritto alla tutela da ogni forma di sfruttamento, all’istruzione, all’educazione… Ci sono poi i cosiddetti “diritti di terza generazione”, che riguardano la partecipazione, l’ascolto, l’espressione delle proprie opinioni… Di tutto questo non c’è quasi traccia nelle politiche, nelle pratiche e nelle normative. Il Master intende in primo luogo ovviare a questa carenza, soffermandosi sulla parte normativa-giuridica e sulla traduzione della norma in azione, progetto, politica. Vorremmo dotare i corsisti di una sorta di “occhiali dei diritti”, una lente speciale attraverso cui guardare il mondo. È fondamentale che chi si occupa di bambini e adolescenti li inforchi sistematicamente».

In cosa consiste l’unicità di questo Master? «È il primo specifico sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A nostro avviso, gli aspetti più innovativi sono tre: una trattazione più olistica delle materie, con approfondimenti teorici, suggerimenti e spunti pratici; la presenza di simulazioni e di laboratori per aiutare i partecipanti a passare dalla teoria alla pratica; la presenza di due insegnamenti particolarmente attuali, uno sulla responsabilità sociale d’impresa, l’altro sulla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello internazionale».

A chi si rivolge? «A giovani laureati che intendano lavorare a vario titolo con i minori (quindi avvocati, giuristi, assistenti sociali, formatori, educatori) e a specialisti che vogliano approfondire certe competenze utili per svolgere al meglio il proprio lavoro».

Quali sono le principali emergenze in Italia rispetto ai minori? «La situazione è nel complesso preoccupante. C’è un sensibile aumento della povertà, che ha ripercussioni devastanti nell’ambito della salute e dell’alimentazione. La spending review ha portato lo Stato a tagliare su investimenti e politiche volte a tutelare la primissima infanzia, ovvero la fascia 0-3 anni, che però è la più delicata. Non lavorare in questa direzione può portare a danni permanenti, che possono essere sia di tipo fisico (un’alimentazione scorretta può portare a difficoltà nella crescita, piuttosto che difficoltà nell’apprendimento) sia relazionali-sociali. I bambini di origine migrante sono particolarmente esposti. Penso ad esempio all’emergenza Siria, della quale come Unicef ci stiamo occupando in modo particolare, anche in loco con lo Stato italiano».

L’Unicef si occupa dei minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro Paese? «No, l’Unicef in Italia, per statuto, non porta avanti azioni dirette nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza che vive situazioni di negazione dei diritti. Noi lavoriamo nelle scuole, ad esempio attraverso attività, programmi di formazione, di educazione nelle università, con alcune figure specifiche di riferimento, attraverso corsi di formazione, siamo presenti a tavoli di lavoro per quanto riguarda le definizioni di alcune politiche o altro, ma non andiamo direttamente sul territorio italiano, appunto per statuto, in quanto comunque l’Italia, a livello internazionale, è un paese ricco, per cui l’azione che noi facciamo è quella di lobby, di advocacy, nei confronti delle istituzioni, a livello centrale o periferico, affinché si prendano in carico certe problematiche ed agiscano direttamente o indirettamente per conto di altre organizzazioni presenti sul territorio, che indubbiamente hanno più competenza di noi. A livello italiano, come profili professionali, noi non abbiamo figure nel settore per quanto riguarda la parte appunto più di tutela rispetto al discorso dei minori non accompagnati, ma facciamo un’azione di advocacy anche nei confronti dei vari mezzi di informazione per cercare di tenere alta l’attenzione su questi argomenti, ma non interveniamo direttamente».

Il Master inizierà il 21 novembre 2014 e terminerà esattamente un anno dopo, il 21 novembre 2015. Essendo pensato anche per chi già opera all’interno di realtà per la salvaguardia dei diritti dei minori, o professionisti di settore, le lezioni si terranno solo due volte alla settimana, il venerdì dalle 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle 9.00 alle 18.00, articolandosi in lezioni frontali, convegni e laboratori. È previsto uno stage, e verrà data la possibilità di svolgere un tirocinio presso le principali istituzioni e associazioni nazionali che si occupano dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il MiDIA si caratterizza per la compartecipazione dell’Unicef Italia e il coinvolgimento dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e di numerose associazioni e Ong, ed intende rispondere a un preciso bisogno di formazione specialistica in tema di tutela e promozione dei diritti. Per ulteriori informazioni, scrivere a Chiara Zanetti (c.zanetti@unicef.it) o Alessandra Borsato (alessandra.borsato@unimib.it).

Marika Berizzi