Emergenze

Minori spariti

- 7 Agosto 2014

Un’emergenza silenziosa si consuma ormai da mesi: l’Italia è invasa da un mare di ragazzi stranieri soli, che sfuggono ai conflitti o alla povertà del loro paese di origine.

Si tratta dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), che rappresentano il 10% del totale dei migranti arrivati via mare. Secondo le stime, su un totale di circa 59.400 migranti arrivati dal 1 gennaio al 22 giugno 2014, più di 9.300 sono minori, dei quali oltre 6.000 non accompagnati, di un’età media compresa tra i 14 e 17 anni (ma con alcuni casi anche di 12-13 anni). I paesi di origine sono in prevalenza l’Eritrea, la Somalia e l’Egitto, oltre ad altri paesi dell’Africa sub sahariana e dalla Siria, tutte aree caratterizzate da conflitti, emergenze umanitarie o situazioni di grave pericolo o insicurezza per la popolazione. Dietro questi numeri impressionanti ci sono storie passate di violenza, abbandono e povertà e – oggi – di solitudine: i MSNA sono ragazzi che arrivano in Italia senza adulti di riferimento, e per questo sono più esposti a nuovi abusi, pericoli e sfruttamento.
Ad oggi la prima accoglienza è fatta in modo emergenziale: i minori sono ospitati in strutture spesso inadeguate, dove restano in attesa di essere trasferiti altrove e di cominciare un percorso di integrazione. Questa attesa può durare mesi, anche perché spesso le comunità di destinazione sono già al limite delle loro capacità di ricezione.
Secondo i dati, al momento ci sarebbero 780 ragazzi in queste condizioni, di cui 537 in Sicilia, 144 in Puglia e 82 in Calabria.

Le maggiori associazioni che si occupano del problema dei minori migranti (AIBI, Amnesty International, Caritas Italiana, Centro Astalli, CIR, CNCA, CNCM, Comunità di Sant’Egidio, Emegency, Intersos, Save the Children Italia, Terre des Hommes) hanno già preso posizione chiedendo che il governo affronti in modo rapido questa emergenza, assicurando un’accoglienza dignitosa, un maggiore rispetto dei diritti dei minori e un percorso di integrazione appropriato. Tali richieste richiamano quanto articolato nel disegno di legge C. 1658, ora in discussione in prima commissione che prevede, oltre ad importanti facilitazioni procedurali, lo stanziamento adeguato di risorse e la possibilità di inserire i ragazzi in famiglie d’appoggio anziché in strutture d’accoglienza.

L’ “Altraeuropa con Tsipras” appoggia la battaglia a protezione dei minori stranieri non accompagnati e si associa alle associazioni nel chiedere:

– La pronta approvazione del disegno di legge C. 1658;
– che il Governo assuma la piena e diretta responsabilità sull’accoglienza dei MSNA, sulla qualità delle strutture di prima ricezione e sul pronto trasferimento verso le comunità;
– che il Governo renda immediatamente disponibile il Fondo Nazionale per i Minori Stranieri Non Accompagnati, superando l’attuale stallo e l’incertezza sulla copertura economica dei servizi;
– che il Governo si impegni durante il semestre di presidenza a promuovere un coordinamento europeo specifico per l’accoglienza e la protezione dei MSNA, anche considerando che per molti l’Italia è solo un paese di transito.