Bambini

Stranieri, minori e soli

- 24 Aprile 2015

I dati statistici sui MSNA ci dicono che sono aumentati del 69%. Dei 7.883 migranti che hanno attraversato il Mediterraneo nei primi 2 mesi del 2015, 1 su 10 ha meno di 18 anni. Di questi, 240 sono arrivati insieme ad almeno un parente, ma la stragrande maggioranza, gli altri 521, hanno affrontato il viaggio completamente soli. Sono soprattutto maschi, provenienti da Gambia (135), Somalia (129), Eritrea (117) e altri Paesi dell’Africa sub-sahariana, ma anche da Siria e Palestina. Diminuisce secondo le notizie fornite dal blog, anche  l’età  media di chi parte da solo, ne arrivano anche di 9 anni quando veramente è difficile sopravvivere senza supporto. Una volta giunti finiscono negli speciali centri o, se sono fortunati, in case famiglia. Spesso scappano, di loro si perdono le tracce e rischiano di divenire maggiorenni, quindi poi irregolari ed espellibili. Scappano perché in molti dei centri non sono garantite le condizioni minime di vita, come abbiamo già segnalato nel caso del Salem  di Roma, o perché non riescono ad entrare nei meccanismi che dovrebbero garantire loro inclusione. A volte fuggono per oltrepassare la frontiera alla ricerca di parenti, anche alla lontana, che vivono nei paesi del Nord Europa, spesso vengono ripresi e riportati nei centri da cui sono fuggiti, a volte perdono anche il diritto all’accoglienza e si ritrovano sbattuti come pacchi da un posto all’altro. Sono considerati, anche per gli enti che hanno l’appalto per la gestione dei minori, estremamente preziosi. Per loro lo Stato garantisce una spesa che è quasi doppia rispetto ai 35 euro che vengono forniti, al giorno, per gli adulti. Risorse che dovrebbero essere utilizzate per garantire scolarizzazione, spazi ludici,  un minimo di serenità che molte volte non trovano.