editoriale
Nuovi cittadini, vecchi profughi
La nuova legge sulla cittadinanza. Le rotte dei profughi e l’assistenza della gente comune. Il nuovo lessico della migrazione. Lampedusa vista da vicino…
I voti che mancano, in Italia e negli Usa
Quanto può dirsi democratico un Paese in cui un’intera fetta di popolazione è esclusa dalle elezioni? Voti che mancano, codici fiscali che discriminano, cittadinanze speedy e molto altro.
Domandare è lecito
Cosa succede nei CPSA ai profughi che, per sfuggire all’effetto Dublino, rifiutano di farsi identificare? Cosa può fare un migrante che non riesce a regolarizzarsi? Dove vanno davvero i soldi stanziati per rom e sinti?
L’impegno e l’ipocrisia
Perché abbiamo scelto la via dell’impegno sociale. Le ipocrisie dell’Europa in materia di rifugiati. Gli orrori prodotti da un cattivo giornalismo. L’ironia come arma contro i pregiudzi…
A cosa servono i morti
Le novecento vite spezzate nel Mediterraneo hanno inevitabilmente influenzato questo numero del giornale. Nel mirino c’è l’ipocrisia europea verso le politiche d’asilo ma non rinunciamo a raccontarvi anche tante storie che ci mostrano come l’integrazione, in realtà, è un obiettivo possibile
Ancora di afroitaliani e altre storie
Il Pakistan è il Paese che accoglie il numero più alto di rifugiati al mondo. Brescia è la città italiana dove sembra essere più difficile ottenere il permesso di soggiorno. Le statistiche fotografano i fenomeni, ma a volte li deformano.
Carte e Karthoum
L’Europa introduce delle novità rilevanti per contenere le migrazioni, a Palermo viene approvato un documento sulla mobilità, a Roma nasce un osservatorio per monitorare le azioni della politica, a Tunisi comincia il Social Forum…
La sfida del nostro tempo
E’ l’educazione alla multiculturalità. Questa settimana parliamo di bambini misti, artisti stranieri a Milano, razza, buona accoglienza, strumenti per accogliere e molto altro ancora…
Razze, etnie e fecce dell’umanità
Questa settimana: gli exploit televisivi di Buonanno e i confini della responsabilità, il Primo Marzo, l’Isis, riflessioni d’autore sull’uso di certe parole nella costruzione del discorso pubblico, libri da non perdere e date da non dimenticare.
Il “caso” e le “cose”
Una riflessione a proposito del suicidio di Ioan Gabriel Barbuta e dei secondini che lo hanno commentato, Vassallo Paleologo sulla guerra vicina, un doumentario da non perdere, un’artista da scoprire, e molto altro ancora…