Cultura

Ai Weiwei porta a Montalcino un’opera sui migranti: arte e accoglienza in dialogo

L’opera fa parte di un ampio corpus artistico dedicato al tema delle migrazioni nel Mediterraneo, centrale nella ricerca di Ai Weiwei dopo il suo esilio dalla Cina e il trasferimento in Europa nel 2015 

Un messaggio di sofferenza e speranza attraversa da oggi le sale del Museo di arte sacra del Complesso dell’Oro di Montalcino con l’arrivo dell’opera Porcelain Pillar with Refugee Motif (2017) di Ai Weiwei, artista e attivista cinese di fama internazionale. L’installazione, composta da sei vasi di porcellana decorati con scene di migranti in fuga, è stata inserita nel progetto “Siena e le terre dell’Anima – Mete Contemporanee”, promosso dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza, in preparazione al Giubileo 2025, con la collaborazione del Comune di Montalcino e Galleria Continua.

Un dialogo visivo tra tradizione e contemporaneità

L’opera di Ai Weiwei stabilisce un’intensa corrispondenza cromatica e simbolica con le terracotte invetriate di Andrea della Robbia, in particolare con la celebre scultura rinascimentale “Madonna con Bambino incoronata da due angeli ed i Santi Giovanni Battista e Pietro” (1507), esposta nella stessa sala. I colori bianco e blu, tipici della porcellana Qinghua cinese e delle opere robbiane toscane, creano un ponte visivo che unisce la tradizione sacra europea con la drammatica realtà contemporanea dei migranti. Questo confronto genera una riflessione profonda in cui lo sguardo protettivo della Madonna si posa idealmente sui volti smarriti dei rifugiati rappresentati da Ai Weiwei, fondendo la compassione religiosa con una pietà laica.

Ai Weiwei e il tema delle migrazioni nel Mediterraneo

L’opera fa parte di un ampio corpus artistico dedicato al tema delle migrazioni nel Mediterraneo, centrale nella ricerca di Ai Weiwei dopo il suo esilio dalla Cina e il trasferimento in Europa nel 2015. L’artista ha dichiarato che la storia dei migranti è una storia di incessanti spostamenti e mescolanze culturali che arricchiscono la nostra letteratura, poesia e arte. Attraverso la sua arte, Ai Weiwei denuncia le contraddizioni sociali odierne, utilizzando materiali tradizionali e tecniche artigianali per stimolare una riflessione critica sul dolore e sull’accoglienza. L’installazione, collocata nel cuore di Montalcino, diventa così un luogo di incontro per pellegrini e visitatori, un invito a contemplare la bellezza come veicolo di speranza e giustizia in tempi segnati da conflitti e disagi umanitari.

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Redazione