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Alarm Phone segnala 37 migranti dispersi al largo della Tunisia, altri 45 rimpatriati

Roma, 27 giugno 2025 – Alarm Phone, progetto internazionale di monitoraggio delle emergenze in mare nel Mediterraneo, ha lanciato un nuovo allarme riguardante due imbarcazioni di migranti partite dalla Tunisia. Una di queste, con a bordo 37 persone, risulta dispersa mentre l’altra, con 45 migranti, è stata riportata in Tunisia. Secondo quanto riferito dall’ONG, i sopravvissuti sono stati portati al confine con l’Algeria e avrebbero subito aggressioni fisiche.

Due imbarcazioni in fuga dalla Tunisia: un gruppo disperso, l’altro respinto e aggredito

La situazione al largo delle coste tunisine resta critica. Alarm Phone ha pubblicato su X (ex Twitter) un appello urgente: “Dove sono? Siamo stati allertati di due imbarcazioni in fuga dalla Tunisia. Una con 37 persone a bordo è dispersa“. Le autorità tunisine hanno confermato il respingimento dell’altra imbarcazione con 45 persone, i cui occupanti sono stati condotti al confine algerino dove, secondo la ONG, sono stati picchiati. L’organizzazione condanna fermamente questi atti e manifesta grave preoccupazione per la sorte dei 37 migranti ancora dispersi.

Questi eventi si inseriscono in un quadro più ampio di tragedie nel Mediterraneo centrale. Solo pochi giorni fa, l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) ha segnalato almeno 34 persone disperse in un naufragio al largo di Sfax, Tunisia. Le condizioni meteo avverse e la fragilità delle imbarcazioni utilizzate dai migranti aggravano il rischio di ulteriori perdite di vite umane.

Alarm Phone: il ruolo cruciale nella sorveglianza del Mediterraneo

Nato nel 2014 dopo il naufragio di Lampedusa, Alarm Phone è una rete di attivisti e volontari che monitora le rotte migratorie nel Mediterraneo, offrendo supporto e raccogliendo segnalazioni di emergenze in mare. Pur non svolgendo direttamente operazioni di salvataggio, il progetto funge da ponte tra i migranti in pericolo e le autorità competenti, trasmettendo tempestivamente gli SOS ricevuti.

Il lavoro di Alarm Phone copre tutte le principali rotte migratorie nel Mediterraneo centrale, dal nord Africa verso l’Europa, e si avvale di una rete di volontari distribuiti in varie città europee e nordafricane, tra cui Palermo, Marsiglia, e Tunisi. L’organizzazione si sostiene esclusivamente attraverso autofinanziamento e donazioni, senza supporti da enti pubblici o privati.

La drammatica situazione evidenziata dagli ultimi allarmi conferma la necessità di un coordinamento più efficace nei soccorsi in mare e di interventi urgenti per tutelare i diritti umani dei migranti, soprattutto in aree come la Tunisia, paese di partenza e transito cruciale nel contesto migratorio mediterraneo.

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Redazione