Blitz Usa in stabilimento Hyundai-LG: arrestati 450 lavoratori, Seul esprime “preoccupazione”

L'interno di uno stabilimento Hyundai

L'interno di uno stabilimento Hyundai | Photo licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en) - Corrieredellemigrazioni.it

Redazione

Settembre 5, 2025

Operazione delle autorità americane in uno stabilimento di batterie in Georgia coinvolge 450 lavoratori e scatena la protesta diplomatica della Corea del Sud per i diritti umani

PECHINO, 5 settembre 2025 – Un ampio blitz delle autorità statunitensi contro l’immigrazione irregolare ha interessato uno stabilimento in Georgia gestito dai colossi sudcoreani Hyundai Motor Company e LG Energy Solution. Nel corso dell’operazione sono stati arrestati 450 lavoratori, tra cui oltre 30 cittadini sudcoreani. La notizia ha immediatamente suscitato una forte reazione diplomatica da parte della Corea del Sud, che ha espresso “preoccupazione e rammarico” per il raid, sottolineando che “i diritti delle persone non devono essere ingiustamente violati”, come riportato dal ministero degli Esteri di Seul e dall’agenzia Yonhap.

Il raid in Georgia: arresti e tensioni diplomatiche

L’operazione delle autorità americane, condotta presso un impianto di costruzione di batterie, ha portato all’arresto di un numero consistente di lavoratori, inclusi più di trenta sudcoreani. Il sito, frutto di una collaborazione industriale tra Hyundai e LG, rappresenta un’importante polo produttivo nel settore automotive e delle batterie, cruciale per le strategie di mobilità sostenibile delle due aziende. La Corea del Sud ha immediatamente reagito, manifestando la propria contrarietà alle modalità del blitz e chiedendo rispetto per i diritti umani e delle persone coinvolte.

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