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Lisbona, 19 giugno 2025 – La Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) ha espresso seria preoccupazione per il “notevole aumento” dei discorsi d’odio in Portogallo, rivolti in particolare a migranti, nomadi, persone di origine africana e membri della comunità Lgbtq+. Questa tendenza, secondo l’ultimo rapporto della Ecri, si traduce in episodi concreti di violenza da parte di gruppi neonazisti, alimentando un clima sempre più teso nel Paese.
Crescita degli episodi di intolleranza e antisemitismo
Il rapporto evidenzia anche un incremento degli episodi di antisemitismo, in parte legati all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e al successivo conflitto a Gaza. La Commissione manifesta inoltre una “profonda preoccupazione” per le segnalazioni di infiltrazioni di gruppi di estrema destra in alcune componenti delle forze dell’ordine portoghesi. Alcune denunce riguardano comportamenti discriminatori da parte degli agenti di polizia basati sul Paese d’origine o sul colore della pelle delle persone coinvolte negli interventi, una situazione che mina la fiducia nelle istituzioni e nella tutela dei diritti umani.
Scuola e integrazione: luci e ombre
Tra gli aspetti positivi, la Ecri sottolinea il ruolo delle scuole portoghesi, definite “sempre più diversificate” e aperte ai figli di immigrati, che rappresentano circa un alunno su dieci nelle scuole primarie e secondarie. Le istituzioni scolastiche sono inoltre dotate di buone pratiche di integrazione linguistica, favorendo l’inclusione. Tuttavia, il rapporto segnala che il tasso di successo scolastico degli studenti stranieri rimane inferiore rispetto a quello degli studenti nativi, evidenziando una sfida ancora aperta nel percorso educativo e di integrazione sociale.
La Commissione del Consiglio d’Europa invita pertanto il Portogallo a intensificare le misure contro il razzismo e le discriminazioni, rafforzando al tempo stesso le politiche di inclusione e formazione per contrastare efficacemente l’intolleranza nella società.