Shutterstock
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la legittimità delle espulsioni dei migranti verso Paesi terzi, dando ragione all’amministrazione Trump. La decisione ha annullato l’ordinanza restrittiva di un tribunale inferiore, stabilendo che le azioni del Presidente Usa rientrano nei confini della legalità e dei principi di sicurezza nazionale.
In una dichiarazione ufficiale, la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo parlamentare “Civici d’Italia – Noi Moderati” al Senato, ha espresso pieno supporto alla sentenza della Corte Suprema. Secondo Biancofiore, la decisione rappresenta una conferma della correttezza delle politiche migratorie adottate da Trump, e stigmatizza chi, a suo dire, ha strumentalmente cavalcato le proteste contro tali misure.
“Chi ha fatto pressioni contro una politica di buon senso dovrebbe chiedere scusa ed evitare di alimentare un odio ingiustificato verso chi lavora per i propri cittadini e fa quanto promesso in campagna elettorale”, ha affermato la senatrice.
La Corte Suprema ha revocato il divieto imposto da un tribunale minore che impediva le espulsioni dei migranti verso Paesi terzi, una vittoria significativa per Donald Trump. La sentenza è stata accolta con critiche da parte dei tre giudici liberali, che hanno votato contro, accusando il tribunale di premiare l’illegalità.
Questa decisione si inserisce nel più ampio contesto delle politiche migratorie di Trump, caratterizzate da un approccio rigoroso e spesso controverso. La conferma della Corte Suprema rafforza la posizione dell’ex presidente, tornato in carica nel 2025, che ha sempre sostenuto la necessità di misure rigorose per la tutela della sicurezza nazionale.
La sentenza rappresenta dunque un punto di svolta nella gestione del fenomeno migratorio e sottolinea le divisioni interne alla magistratura americana sul tema, riflettendo anche il clima politico polarizzato che contraddistingue gli Stati Uniti.