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Due operazioni di soccorso: 130 migranti sbarcano nella notte a Lampedusa

Nella notte e all’alba di oggi, le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza di Lampedusa hanno effettuato due interventi di soccorso in mare, recuperando complessivamente 130 migranti. Le operazioni hanno coinvolto un barcone e un natante di piccole dimensioni, entrambi provenienti dalla Libia e dalla Tunisia.

Due sbarchi a Lampedusa: provenienze e numeri

Il primo intervento ha riguardato un barcone partito da Abu Kammash, in Libia, con a bordo 123 persone. Tra di loro vi erano cittadini di diverse nazionalità africane, tra cui eritrei, egiziani, etiopi e sudanesi. Nel gruppo erano presenti anche 11 donne e 5 minori, che hanno dichiarato l’intenzione di restare in Italia o di raggiungere la Svizzera. Il secondo soccorso ha interessato un natante di circa 5 metri, con a bordo 7 tunisini, partito da Mahres, località costiera della Tunisia.

Entrambi i gruppi sono stati sbarcati al molo Favarolo di Lampedusa e successivamente trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, struttura che attualmente ospita 176 persone. Questi nuovi arrivi si inseriscono in un contesto di crescente pressione migratoria sull’isola, che nelle ultime settimane ha visto un aumento significativo degli sbarchi.

Contesto e impatto sull’accoglienza in Italia e Veneto

Secondo i dati aggiornati del Ministero dell’Interno al 14 luglio 2025, gli sbarchi di migranti nel nostro Paese sono in aumento rispetto agli anni precedenti, con quasi 30.000 persone arrivate via mare dall’inizio dell’anno, più del triplo rispetto allo scorso anno.

La rete di accoglienza nazionale, inclusi i centri SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), si trova sotto pressione. In Veneto, la quota di migranti da accogliere è fissata al 6% del totale nazionale, con oltre 7.200 richiedenti asilo presenti, di cui 746 ospitati nei centri SAI. Le autorità regionali evidenziano la necessità di un impegno costante per gestire la situazione, che comprende anche l’apertura di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) per facilitare le espulsioni di chi non ha diritto alla protezione internazionale.

Lampedusa resta un punto cruciale per il fenomeno migratorio nel Mediterraneo, sia per la sua posizione geografica, essendo l’isola più meridionale d’Italia e d’Europa dal punto di vista amministrativo, sia per la sua capacità di gestione dell’emergenza.

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Redazione