EPA/Hilda Rios
Negli ultimi tre mesi, il numero di migranti arrestati al confine USA-Messico è rimasto ai minimi storici, oscillando tra 11.000 e 12.000 unità. Questo segue un calo dell’81% tra gennaio e febbraio. I dati di aprile 2025 mostrano un calo del 9,2% rispetto al mese precedente e del 93,3% rispetto ad aprile 2024
Negli ultimi mesi, il confine tra Stati Uniti e Messico ha registrato un calo sorprendente nel numero di migranti arrestati, con i dati della U.S. Customs and Border Protection (CBP) che evidenziano cifre storicamente basse. A partire da gennaio 2025, il numero di arresti si è mantenuto tra gli 11.000 e i 12.000 al mese, segnando una diminuzione dell’81% rispetto ai valori elevati registrati all’inizio dell’anno precedente.
Questo rallentamento è particolarmente significativo se si considera che, dal gennaio 2022 fino a ottobre 2024, gli arresti non erano mai scesi sotto i 100.000 al mese, toccando un picco record di 301.981 casi nel dicembre 2023. Le autorità statunitensi hanno recentemente pubblicato i dati di aprile 2025, che rivelano un calo del 9,2% rispetto al mese precedente e un impressionante 93,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2024, con 12.035 arresti registrati.
Per comprendere le ragioni di questa flessione, è importante considerare diversi fattori. In primo luogo, le misure di sicurezza al confine sono state rafforzate, con l’implementazione di tecnologie avanzate e un maggiore dispiegamento di agenti della CBP. Inoltre, le politiche migratorie adottate dall’amministrazione Biden hanno portato a cambiamenti significativi nel modo in cui i migranti vengono gestiti. Le nuove normative hanno reso più difficile l’attraversamento irregolare del confine, mentre sono stati incentivati percorsi legali per l’immigrazione.
Allo stesso tempo, la situazione economica e sociale nei paesi di origine dei migranti, come Honduras e Guatemala, sta cambiando, con un miglioramento delle condizioni di vita che potrebbe ridurre il numero di persone disposte a intraprendere il viaggio verso gli Stati Uniti.
Questa diminuzione degli arresti non è solo un’indicazione delle politiche in atto, ma riflette anche la complessità della questione migratoria, che continua a evolversi in risposta a fattori globali e locali. Mentre il dibattito sull’immigrazione rimane acceso negli Stati Uniti, i dati attuali pongono interrogativi su come saranno gestiti i flussi migratori nei prossimi mesi e anni.