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Una vasta operazione di soccorso ha permesso di salvare 352 migranti ieri pomeriggio nelle acque a sud dell’isolotto di Gavdos, a circa 30 miglia nautiche dall’isola di Creta. L’intervento, coordinato dalla Guardia costiera greca, ha visto il coinvolgimento di diverse unità navali, tra cui un’imbarcazione della Guardia Costiera ellenica e quattro navi mercantili, secondo quanto riferito dall’agenzia Ana-mpa.
I migranti erano a bordo di un peschereccio individuato da una nave di Frontex. Dopo essere stati soccorsi, sono stati trasferiti al porto di Paleochora, sulla costa meridionale di Creta, dove hanno ricevuto assistenza medica e sono iniziate le procedure di registrazione e identificazione con le autorità competenti. Nella mattinata di ieri, un’altra operazione della Guardia costiera greca ha salvato ulteriori 40 migranti nella stessa area, che sono stati anch’essi condotti sull’isola di Creta.
La Guardia costiera greca (Limenikò Sòma − Ellinikì Aktofylakì), corpo paramilitare istituito nel 1919 e attualmente sotto il Ministero del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, svolge un ruolo cruciale nella salvaguardia delle vite umane in mare, nel contrasto all’immigrazione clandestina e nella sicurezza della navigazione nelle acque territoriali greche. Il Corpo ha competenze estese che includono il coordinamento delle missioni di ricerca e salvataggio (SAR) e opera in collaborazione con altre agenzie europee come Frontex.
Parallelamente agli interventi in Grecia, l’Italia continua a fronteggiare un’emergenza migratoria di ampia portata. Solo a Lampedusa, nelle ultime 24 ore, sono sbarcati diversi migranti, molti dei quali provengono da Tunisia e Libia.
Secondo dati recenti del Ministero dell’Interno, nel 2025 gli sbarchi in Italia hanno superato quelli degli anni precedenti, con quasi 13.000 arrivi dall’inizio dell’anno. L’eccezionale incremento dei flussi migratori ha spinto il Governo italiano a prorogare lo stato di emergenza, in vigore dal 2023, per poter adottare misure straordinarie di gestione e accoglienza.
Le autorità europee hanno sottolineato la necessità di una maggiore solidarietà tra Stati membri per sostenere l’Italia. Nel contempo, il dibattito politico nazionale si mantiene acceso, con diverse posizioni sul tema della gestione dei flussi migratori e delle politiche di controllo delle frontiere marittime nel Mediterraneo.