Human Rights Watch: “Condizioni disumane nei centri migranti Usa durante l’era Trump”

La ong internazionale Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato un rapporto allarmante sulle condizioni di detenzione dei migranti negli Stati Uniti, denunciando pratiche “disumanizzanti” all’interno di diversi centri di detenzione federali in Florida. Il documento prende in esame situazioni drammatiche, tra cui sovraffollamento, carenze igieniche e negazione di cure mediche essenziali, evidenziando come tali condizioni si siano aggravate sotto la presidenza di Donald Trump, che ha posto la lotta all’immigrazione al centro della propria agenda politica.

Sovraffollamento e condizioni igieniche degradanti nei centri di detenzione

Il rapporto di Human Rights Watch si concentra su tre strutture in Florida: il Krome North Service Processing Center, il Broward Transitional Center e il centro di detenzione federale di Miami. Sulla base di testimonianze dirette di otto uomini, tre donne e parentesi di migranti, oltre a informazioni raccolte da familiari e avvocati, emergono immagini di celle sovraffollate dove le persone sono costrette a dormire sul pavimento, spesso in ambienti freddi con luci fluorescenti sempre accese. Una donna ha descritto un bagno “coperto di escrementi” e la mancanza totale di privacy, mentre un uomo ha raccontato di essere stato costretto a mangiare con le mani ammanettate dietro la schiena, definendo l’esperienza come “umiliante, come cani”.

Negazione delle cure mediche e conseguenze gravi

Il rapporto denuncia anche la privazione di assistenza sanitaria adeguata, con casi di persone affette da malattie croniche come diabete, asma e problemi renali che non hanno ricevuto le cure necessarie. In particolare, si segnala la vicenda di una donna con calcoli renali che, dopo aver perso conoscenza e subito un intervento chirurgico d’urgenza, è stata riportata nella stessa cella senza adeguato supporto medico. HRW definisce queste condizioni “degradanti e disumanizzanti”, sottolineando che la mancanza di assistenza potrebbe aver causato almeno due decessi.

La denuncia di Human Rights Watch si inserisce nel contesto di una politica migratoria statunitense sempre più rigida e controversa, rimarcando la necessità di un intervento urgente per garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali nelle strutture di detenzione.

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Redazione