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Lampedusa, altri 195 migranti soccorsi: tre trasferiti al poliambulatorio per cure

Prosegue l’arrivo di migranti sulle coste dell’isola di Lampedusa, con cinque sbarchi registrati nella giornata odierna che hanno portato complessivamente 325 persone sull’isola più grande delle Pelagie. Le operazioni di soccorso sono state condotte congiuntamente dalle motovedette della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dall’assetto lituano dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex.

Cinque approdi e 325 migranti soccorsi

Le imbarcazioni soccorse, due gommoni e un barcone partiti dalle località libiche di Zwara e Zawiya, trasportavano un totale di 195 persone originarie di diversi Paesi africani tra cui Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Ghana, Guinea Konakry, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Sud Sudan e Burkina Faso. In particolare, il barcone di 12 metri, con a bordo 69 migranti, è stato avvistato dalla ong Aurora che ha atteso l’intervento delle unità di soccorso della Guardia di Finanza e di Frontex per il salvataggio.

Tre migranti, tutti donne nigeriane, sono state trasbordate sulla motovedetta Cp324 della Guardia Costiera a causa di condizioni di salute precarie. Queste sono state immediatamente trasferite al poliambulatorio di Lampedusa tramite ambulanza, assieme a tre familiari a loro vicini. Gli altri migranti sono stati condotti a molo Favarolo dall’assetto lituano di Frontex, che coordina le operazioni di controllo e soccorso lungo le frontiere esterne dell’Unione Europea.

Criticità e situazione sanitaria sull’isola

Il poliambulatorio di Lampedusa continua a svolgere un ruolo cruciale nell’assistenza sanitaria ai migranti, soprattutto in presenza di ferite o condizioni aggravate dal viaggio in mare. Recentemente, tre donne nigeriane sono state curate per ustioni causate dal contatto con il carburante durante la traversata. La gestione degli sbarchi si somma alla difficile situazione dell’hotspot di contrada Imbriacola, attualmente sovraffollato con circa 470 ospiti.

L’attività di Frontex, che dal 2016 coordina la gestione delle frontiere esterne dell’Unione Europea, si conferma essenziale nel garantire il soccorso in mare e il controllo dei flussi migratori, operando in collaborazione con le autorità italiane e le organizzazioni non governative presenti nell’area.

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Redazione