Lampedusa, tre migranti dispersi in mare dopo tentativo di soccorso

Sbarchi Lampedusa

EPA/MALTON DIBRA

Redazione

Agosto 8, 2025

Tre migranti risultano dispersi nel Canale di Sicilia dopo un tentativo di salvataggio segnalato dai superstiti a Lampedusa mentre cresce la pressione sugli sbarchi

Nel corso di un intervento di soccorso nel Canale di Sicilia, tre migranti sono scomparsi in mare dopo essersi gettati dalle acque nel tentativo disperato di raggiungere un’imbarcazione distante dal barchino su cui viaggiavano. La vicenda è stata ricostruita dai 50 migranti salvati ieri da una motovedetta della guardia costiera italiana.

Il tentativo disperato in mare

I tre migranti, due cittadini della Guinea e un minore proveniente dal Camerun, hanno deciso di abbandonare il piccolo natante per cercare di farsi notare da un’imbarcazione, presumibilmente un peschereccio, avvistata a distanza. Dopo aver seguito la nave per diverse ore, quando il carburante del barchino è terminato, sono entrati in mare con la speranza di essere soccorsi insieme agli altri. Tuttavia, si sono persi tra le onde, e al momento risultano dispersi.

La vicenda è stata denunciata dai superstiti sia alla guardia costiera che al personale dell’hotspot di Lampedusa, isola italiana posta nel Canale di Sicilia, nota come punto di approdo e centro nevralgico per la gestione degli sbarchi migratori nel Mediterraneo. Lampedusa, che conta circa 5.871 abitanti ed è la più grande delle isole Pelagie, continua a essere al centro delle rotte migratorie da Nord Africa verso l’Europa.

La situazione migratoria e lo stato di emergenza

Il fenomeno migratorio nel Mediterraneo ha portato il Consiglio dei Ministri a prorogare lo stato di emergenza nazionale per altri sei mesi, così come deciso nell’ultima seduta del 10 ottobre 2024. Tale misura è stata adottata per fronteggiare «l’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo», permettendo l’utilizzo di mezzi straordinari e poteri speciali per la gestione dell’emergenza.

L’attività delle autorità italiane si svolge in un contesto di crescente pressione migratoria, con Lampedusa che rappresenta spesso il primo punto di contatto per i migranti provenienti soprattutto dalla Libia e da altri Paesi africani. Le strutture di accoglienza, gestite anche tramite il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), sono costantemente impegnate a fornire assistenza e supporto ai nuovi arrivati.

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