Bonelli denuncia il fermo della nave Mediterranea e chiede l’abrogazione delle norme che ostacolano le Ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo
Roma, 2 settembre 2025 – Il deputato Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e membro di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso una dura critica nei confronti del governo Meloni in seguito al fermo e alla multa inflitti alla nave di soccorso Mediterranea. Secondo Bonelli, si tratta di un atto che conferma la volontà del governo di “punire chi salva vite in mare”, una politica che rischia di trasformare il Mediterraneo in un “cimitero”.
Mediterranea, soccorso e fermo amministrativo
La nave Mediterranea ha soccorso dieci persone gettate in mare dai trafficanti libici e le ha condotte nel porto di Trapani per garantire cure immediate, dopo che il porto di Genova era risultato irraggiungibile a causa delle condizioni del mare. Nonostante l’azione umanitaria, la nave è stata fermata e multata dal governo, che secondo Bonelli applica “leggi ingiuste e crudeli” mirate a ostacolare il lavoro delle organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio dei migranti.
Bonelli ha sottolineato che questo non è un caso isolato, ma rappresenta una “deriva pericolosa e inaccettabile” nella gestione delle politiche migratorie italiane. Ha espresso la sua “più sincera solidarietà a Mediterranea e a tutte le Ong che continuano a fare quello che il governo non fa: salvare vite”.
La richiesta di abrogazione delle norme restrittive
Il deputato di Europa Verde ha ribadito la necessità di abrogare subito le norme che limitano la libertà di azione delle navi umanitarie. Bonelli ha invocato il ripristino di un sistema di salvataggio rapido e coordinato, fondamentale per evitare che “nessuna vita umana sia più lasciata in balia del mare”.