Nei primi otto mesi del 2025 sono stati registrati 42.693 arrivi via mare sulle coste italiane, con un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando gli arrivi erano stati 42.006. A fornire i dati è l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che sottolinea come la Libia sia divenuta il principale paese di partenza, con l’88% dei flussi, in netto aumento rispetto al 59% registrato l’anno precedente.
I Paesi di partenza
La Tunisia si conferma seconda per numero di partenze, pur segnando una riduzione significativa: dal 35% dei primi otto mesi del 2024 è scesa all’8% nello stesso periodo del 2025. Minori quote di partenze provengono anche da Algeria e Turchia, che restano però rotte attive.
Sicilia epicentro degli sbarchi
La Sicilia continua a essere la regione più coinvolta dall’emergenza, con Lampedusa che da sola accoglie il 75% di tutti gli arrivi via mare registrati tra gennaio e agosto, in crescita rispetto al 64% dello stesso periodo del 2024.
Agosto 2025: flussi e numeri
Nel mese di agosto 2025 sono arrivate 6.146 persone, un dato in calo del 5% rispetto a luglio (6.485). Anche in questo caso la Libia ha rappresentato il principale punto di partenza, con circa l’81% delle traversate.
Dove si verificano gli sbarchi?
Il 65% dei migranti giunti in Italia ad agosto ha toccato terra a Lampedusa. Altri sbarchi si sono verificati ad Augusta, Pozzallo, Roccella Ionica, Pantelleria, Savona, Napoli, Siracusa, Portopalo di Capo Passero, Sant’Antioco, Vibo Valentia, Ravenna, Salerno, Ancona, Ortona, Trapani, Noto, Porto Pino, Avola, La Spezia, Pula, Lampione, Marsala e Linosa.
Le tragedie del mare
Agosto è stato segnato anche da nuove vittime lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Secondo le informazioni raccolte dall’Unhcr, almeno 27 persone hanno perso la vita e altre 33 risultano disperse in quattro diversi incidenti verificatisi nel corso del mese.