
ANSA/ANGELO CARCONI
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato un’iniziativa congiunta con la Spagna per affrontare le politiche migratorie. Entrambi i ministri sottolineano l’importanza di contrastare i trafficanti e ottimizzare la collaborazione tra Italia e Spagna per la gestione dei flussi migratori. Si richiede un potenziamento di Frontex e un approccio europeo alle problematiche legate all’immigrazione illegale
Il Ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha recentemente annunciato a Madrid un’importante iniziativa congiunta tra Italia e Spagna per affrontare le sfide legate all’immigrazione, con particolare attenzione al Nord Africa. Questo incontro con il suo omologo spagnolo, Fernando Grande Marlaska, ha messo in evidenza l’importanza della cooperazione tra i due Paesi, entrambi strategicamente posizionati per gestire i flussi migratori verso l’Europa.
Iniziativa comune per le politiche migratorie
Piantedosi ha dichiarato che “con la Spagna abbiamo condiviso l’idea di realizzare quanto prima un’iniziativa comune di confronto” sulle politiche migratorie. Questo approccio mira a coinvolgere i Paesi di origine e transito dei migranti, un aspetto cruciale per combattere l’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani. Il Ministro ha sottolineato i solidi legami di collaborazione già esistenti tra Italia e Spagna e l’intenzione di rafforzarli ulteriormente.
Contrastare il traffico di esseri umani
Un tema centrale del dibattito è stato il contrasto ai trafficanti che mettono a rischio la vita dei migranti. Piantedosi ha evidenziato la necessità di un approccio equilibrato per gestire i flussi migratori in modo efficace. In questo contesto, è fondamentale un impegno più forte a livello europeo, con un potenziamento delle operazioni dell’agenzia Frontex, responsabile della sicurezza delle frontiere europee.
Situazione nella zona Schengen
Durante i colloqui, si è discusso anche della situazione della zona Schengen. Piantedosi ha rimarcato l’importanza di un funzionamento regolare dell’area di libera circolazione, proponendo di ampliare il mandato di Frontex per consentire l’organizzazione di rimpatri volontari assistiti. Questo passo è considerato essenziale per affrontare l’immigrazione illegale.