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Naufragio in zona Sar libica, un morto e tre dispersi: Nadir sbarca 36 migranti a Lampedusa

Drammatico salvataggio nel Mediterraneo centrale con un morto e tre dispersi mentre la nave Nadir porta a Lampedusa 36 migranti tra cui donne incinte soccorse in mare

Nella notte scorsa, un gruppo di migranti ha vissuto attimi di terrore nel Mediterraneo centrale mentre tentava di raggiungere il veliero della Ong Nadir. Secondo quanto riferito dai sopravvissuti al naufragio avvenuto in zona Sar libica, 15 persone si sono gettate in mare per cercare di raggiungere a nuoto l’imbarcazione, che navigava poco distante dal barcone in difficoltà. Purtroppo, uno di loro è annegato durante il gesto disperato.

Il salvataggio della Ong Nadir e l’arrivo a Lampedusa

I soccorritori del veliero Nadir hanno recuperato in acqua 12 migranti e hanno continuato le ricerche per tutta la notte di altri tre dispersi, senza esito. La nave è giunta nelle prime ore di oggi a Lampedusa, dove sono sbarcati i 36 migranti salvati. Tra di loro vi sono anche donne in gravidanza, immediatamente trasferite al poliambulatorio locale per le necessarie cure mediche.

L’intervento di Nadir si inserisce in un quadro complesso di emergenza migratoria nel Mediterraneo, che vede nelle ultime settimane un aumento significativo degli sbarchi e delle tragedie in mare. Solo negli ultimi giorni si sono verificati due naufragi con un bilancio di 76 morti e 134 superstiti, mentre numerosi SOS lanciati da Alarm Phone sono rimasti senza risposta da parte delle autorità italiane e maltesi.

Arresto di uno scafista a Pozzallo

Parallelamente, proseguono le indagini delle forze dell’ordine italiane per contrastare il traffico di migranti. A Pozzallo, infatti, la squadra mobile della Questura di Ragusa, con la collaborazione della Guardia di finanza, ha fermato un bengalese di 24 anni, ritenuto lo scafista di un’imbarcazione con 54 migranti sbarcati il 23 luglio. L’uomo è ora indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed è stato trasferito nel carcere di Ragusa, a disposizione della Procura locale.

La situazione resta quindi di estrema criticità nel Mediterraneo, con continue operazioni di soccorso e un’attenzione costante da parte delle autorità italiane e delle organizzazioni umanitarie per fronteggiare l’emergenza migratoria e garantire assistenza ai naufraghi.

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Redazione