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Nuova notte di violenze anti-migranti in Ulster, incendiato centro commerciale

Proseguono per la terza notte consecutiva i disordini anti-immigrazione in Irlanda del Nord, con epicentro nella cittadina di Ballymena. Le proteste sono nate a seguito dell’arresto di due adolescenti di origine straniera accusati di un tentato stupro su una ragazza locale, scatenando scontri con la polizia e azioni violente contro persone di origine romena.

Le proteste a Ballymena e l’intervento delle forze dell’ordine

La situazione è degenerata rapidamente, con barricate incendiate, lancio di oggetti contro le forze dell’ordine e danneggiamenti a proprietà private. Nonostante i rinforzi inviati alla polizia locale e gli appelli dei partiti politici nordirlandesi e del governo britannico a respingere le azioni di “una minoranza di teppisti razzisti”, gli scontri si sono ripetuti anche nella notte. Al momento sono stati registrati oltre 32 agenti lievemente feriti e nuovi arresti sono in corso. In un tentativo di evitare aggressioni, alcune famiglie straniere hanno esposto la bandiera del proprio paese d’origine, come le Filippine, sulle porte di casa per distinguersi dalla comunità romena.

L’incendio al centro commerciale di Larne e la diffusione dei disordini

Il caso più grave ha coinvolto la città di Larne, a circa 30 chilometri da Ballymena, dove un gruppo di circa cinquanta giovani mascherati ha attaccato un centro ricreativo e commerciale, dando fuoco all’ingresso prima di essere respinto dalla polizia. Nel centro erano temporaneamente ospitate famiglie straniere trasferite da Ballymena per precauzione. Oltre a questi fatti, si segnalano tensioni anche nella periferia di Belfast. Per supportare il servizio di polizia locale, sono stati offerti rinforzi anche da parte di altre forze di polizia del Regno Unito, come la Police Scotland.

Ballymena, con una popolazione di circa 30mila abitanti, è una cittadina storicamente unionista e protestante, che negli ultimi giorni è stata al centro di un’escalation di violenza settaria e razziale. Gli scontri di queste ore si inseriscono in un contesto di tensioni sociali e pregiudizi etnici, acuiti da eventi recenti di cronaca che hanno acceso la protesta sociale, trasformandola in una crisi di ordine pubblico.

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Redazione