Studio di Holidu rivela le città con le tasse di soggiorno più alte al mondo: Amsterdam prima, seguita da Atene, Berlino, Milano e Roma. Disponibile un calcolatore per stimare i costi.
Le grandi città europee non fanno sconti ai turisti. Oltre ai rincari di voli e pernottamenti, a incidere sul portafoglio è la tassa di soggiorno, un’imposta locale applicata a chi trascorre la notte in hotel, case vacanza o strutture ricettive. Un prelievo pensato per sostenere i servizi pubblici e mitigare gli effetti del turismo, ma che in molte destinazioni ha raggiunto cifre senza precedenti.
L’ultimo studio di Holidu, portale specializzato in prenotazioni, ha stilato una classifica delle mete con le imposte più alte, includendo i valori medi a persona per notte. Al primo posto, Amsterdam, con un’aliquota del 12,5% sul valore della prenotazione: significa, in media, 18,45 euro a persona a notte. Nessun’altra città al mondo impone un peso fiscale simile sul soggiorno dei visitatori.
Le capitali europee più costose per i turisti
Dopo Amsterdam, il podio è occupato da diverse città greche, come Atene, Rodi, Heraclion e Salonicco, dove è in vigore la cosiddetta “tassa di resilienza climatica”. Si tratta di un’imposta introdotta per finanziare interventi legati a sostenibilità e infrastrutture, con una media di 8,17 euro al giorno.
In Germania, Berlino ha recentemente portato la tassa al 7,5% del costo del pernottamento, estendendola anche ai soggiorni per lavoro, mossa che ha fatto discutere albergatori e aziende.
L’Italia si distingue con Milano, che dal 2025 aumenterà la tassa da 5 a 7 euro per persona a notte negli hotel a 4 e 5 stelle, e 6,30 euro per le case vacanza. Un incremento legato alla preparazione della città per l’Anno Giubilare e alle esigenze di cassa dell’amministrazione.

Anche Roma e Firenze figurano nella top ten. Nella capitale, il costo arriva a 10 euro a notte nei 5 stelle, mentre nel capoluogo toscano si paga fino a 8 euro nella stessa categoria. In entrambe le città l’imposta scende progressivamente per le strutture di fascia più bassa.
Sistemi a scaglioni e tariffe stagionali
Non tutte le amministrazioni scelgono un’aliquota fissa. A Bologna, la tassa è legata al prezzo della camera: si parte da 4 euro per pernottamenti sotto i 31 euro, fino a 7 euro per chi paga oltre 121 euro a notte.
A Verona, la tariffa varia da 1 euro per un 1 stella a 5 euro per un 5 stelle, mentre gli appartamenti turistici hanno un importo fisso di 2,50 euro.
Venezia adotta un modello diverso: un sistema stagionale con importi da 1 a 5 euro a seconda della categoria, a cui si aggiunge il contributo di accesso nei giorni di maggiore affluenza, misura pensata per ridurre il turismo mordi e fuggi.
Le esenzioni cambiano di città in città: in molti casi sono esclusi i minori, i residenti, gli studenti e chi viaggia per motivi sanitari. Holidu sottolinea come queste imposte siano ormai uno strumento chiave per regolare i flussi e generare entrate da reinvestire sul territorio.
Per aiutare i viaggiatori, il portale ha messo online un calcolatore che stima la tassa di soggiorno in base a destinazione, numero di notti e tipo di alloggio, accessibile sul sito ufficiale.