
Shutterstock
Donald Trump, 47º Presidente degli Stati Uniti, ha diffuso un aggiornamento sulle statistiche relative agli arrivi ai confini americani nel mese di giugno. Attraverso il suo social network Truth, Trump ha annunciato che, per la prima volta nella storia, non si registrano ingressi di migranti illegali, sottolineando che i confini statunitensi sono ora sicuri. Il dato rappresenta un risultato storico che l’ex presidente ha voluto evidenziare come una vittoria per l’America.
Zero ingressi di migranti illegali a giugno: il bilancio del controllo alle frontiere
Secondo le dichiarazioni di Donald Trump, la polizia di frontiera ha segnalato zero ingressi di migranti clandestini nel territorio nazionale durante il mese di giugno 2025. Questo dato segna un punto di svolta rispetto agli anni precedenti, caratterizzati da un flusso costante e spesso elevato di ingressi irregolari. La sicurezza delle frontiere è stata uno dei cardini della politica migratoria di Trump, che ha promosso misure restrittive e un rafforzamento dei controlli per limitare il fenomeno migratorio irregolare.
Il presidente ha colto l’occasione per congratularsi con gli Stati Uniti per questo risultato, frutto anche di un’intensa attività di controllo e di politiche migratorie rigide. Questi dati arrivano in un momento in cui la gestione dell’immigrazione continua a essere una delle questioni più dibattute nella politica interna americana.
Il contesto politico e l’impatto sulla politica migratoria
Donald Trump è tornato alla Casa Bianca nel gennaio 2025, diventando il secondo presidente nella storia degli Stati Uniti a ricoprire due mandati non consecutivi. La sua amministrazione ha confermato un orientamento fermamente nazionalista e protezionista, con particolare attenzione alla sicurezza dei confini. Le politiche in materia di immigrazione hanno incluso misure di controllo più rigide e una retorica che ha spesso sottolineato la necessità di difendere la sovranità nazionale.
Il dato di giugno 2025, con zero arrivi di migranti illegali, rappresenta un elemento concreto che rafforza il messaggio politico di Trump sulla sicurezza nazionale e sulla gestione rigorosa delle frontiere, temi che hanno caratterizzato la sua carriera politica e che continuano a influenzare il dibattito pubblico negli Stati Uniti.