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Il governo del Regno Unito ha dato avvio a una serie di misure senza precedenti per contrastare il traffico di migranti e le attività criminali ad esso connesse. Il nuovo regime sanzionatorio, il primo al mondo di questo genere, mira a colpire non solo i responsabili diretti ma anche chi facilita l’immigrazione illegale, comprese imprese e finanziatori.
Primo regime globale di sanzioni contro il traffico di migranti
Sono entrate in vigore le prime sanzioni che prevedono il congelamento dei beni, il divieto di accesso al sistema finanziario britannico e il blocco degli ingressi nel Paese per coloro che si rendono complici del traffico di esseri umani. La lista degli individui colpiti sarà resa pubblica e comprende una vasta gamma di attività illecite: dalla fornitura di imbarcazioni per attraversamenti illegali della Manica, alla vendita di passaporti falsi, fino ai mediatori di pagamenti tramite reti Hawala, un sistema fiduciario di trasferimento di denaro di origine mediorientale.
David Lammy, segretario di Stato per gli Affari Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo, ha sottolineato come per troppo tempo le organizzazioni criminali abbiano sfruttato la vulnerabilità delle persone che cercano di entrare nel Regno Unito in modo irregolare. “Non accetteremo più questo stato di cose”, ha dichiarato. La ministra dell’Interno, Yvette Cooper, ha definito il nuovo regime un passo decisivo nella lotta contro chi trae profitto dalla sofferenza umana, ribadendo che “non c’è nascondiglio per chi mette a rischio vite umane”.
Il ruolo del governo Starmer nella lotta all’immigrazione irregolare
L’iniziativa si inserisce nel quadro della politica del premier Keir Starmer, in carica dallo scorso luglio 2024, che ha adottato una linea dura contro gli sbarchi sulle coste britanniche. Nel corso dei primi sei mesi di quest’anno, infatti, il Regno Unito ha registrato un numero record di arrivi irregolari via mare. Il governo laburista, guidato da Starmer, ha rafforzato così la propria azione per smantellare le reti criminali e tutelare i confini nazionali.
L’impegno di Starmer si riflette anche nella cooperazione internazionale, come evidenziato nel recente incontro con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, dove sono stati discussi temi chiave quali la lotta alla migrazione irregolare, la sicurezza e la difesa. La stretta sulle sanzioni rappresenta quindi una parte fondamentale di una strategia più ampia volta a contrastare efficacemente il traffico di migranti e le organizzazioni criminali che lo alimentano.