Il 15 agosto ha radici nell’antica Roma, quando Augusto lo istituì come giorno di riposo. Nel Medioevo la Chiesa lo trasformò nell’Assunzione di Maria. Storia, riti e tradizioni in Italia e nel mondo.
Il Ferragosto, celebrato il 15 agosto, è oggi sinonimo di gite, pranzi all’aperto e traffico da esodo estivo. Pochi, però, conoscono la sua doppia identità: festa pagana dell’antica Roma e ricorrenza cattolica dedicata alla Vergine Maria. Una tradizione che attraversa più di duemila anni di storia, mutando forma e significato in base ai poteri che l’hanno interpretata.
Le origini romane: un mese di feste e riposo
Il termine deriva dal latino feriae Augusti, “riposo di Augusto”. L’imperatore Ottaviano Augusto istituì la ricorrenza nel 18 a.C. per celebrare la fine dei lavori agricoli e consolidare il proprio consenso politico. Non era un singolo giorno: il mese di agosto, dedicato all’imperatore, era costellato di corse di cavalli, spettacoli pubblici e banchetti.

La data iniziale cadeva il 1° agosto, collegata alle feste dedicate a Conso, divinità protettrice della fertilità e dei raccolti. I contadini, liberi finalmente dai lavori nei campi, facevano visita ai proprietari terrieri portando omaggi e ricevendo mance in cambio. Era anche un momento di tregua: si sospendevano le attività militari e i mercati, mentre le città si riempivano di decorazioni floreali.
Le celebrazioni si estendevano fino alla metà del mese. Il 15 agosto divenne una data centrale per le corse di cavalli nel Circo Massimo, evento capace di attirare migliaia di spettatori. Non a caso, alcune tradizioni legate alle cavalcate popolari sono sopravvissute fino al Medioevo e oltre, come il Palio dell’Assunta a Siena.
La trasformazione cattolica: l’Assunzione di Maria
Nel VII secolo, la Chiesa cattolica spostò ufficialmente la festa al 15 agosto, collegandola all’Assunzione della Vergine Maria. Secondo la dottrina, Maria, alla fine della vita terrena, fu accolta in cielo con anima e corpo. Questa scelta permise alla Chiesa di integrare un rito pagano popolarissimo, dando nuova cornice spirituale alle celebrazioni già radicate nella popolazione.
Le processioni dell’Assunta divennero comuni in tutta Italia. Nei porti, come a Cagliari o Napoli, le statue della Madonna venivano trasportate in barca. Nei centri dell’entroterra, come Terni o Orvieto, la festa era accompagnata da mercati straordinari e fiere agricole.
Il Ferragosto cattolico mantenne un elemento di convivialità, ma con un’impronta più sobria rispetto agli eccessi romani. Le comunità si riunivano per partecipare alla messa solenne, seguita da pranzi familiari e piccole sagre di paese. La data rimase anche punto di riferimento per il calendario agricolo: in molte zone segnava l’inizio della vendemmia precoce e la raccolta di frutta estiva.
Un rito che viaggia: Ferragosto nel mondo
Sebbene sia radicato nella cultura italiana, Ferragosto trova eco in altri paesi. In Spagna, dove la devozione mariana è fortissima, il 15 agosto è celebrato con processioni in onore dell’Assunta, specialmente in Andalusia e Castiglia. In Irlanda, il giorno è noto in gaelico come Féile Mhuire ‘sa bhFomhar: le comunità costiere mantengono l’usanza di fare il bagno in mare per propiziarsi salute e fortuna.
In Canada, in particolare nella regione dell’Acadia, la festa coincide con l’Arcadian Day, legato alla bandiera storica che porta il simbolo mariano. Nel Sud America, paesi come Costa Rica, Colombia e Cile celebrano l’Assunzione con messe solenni e spettacoli folkloristici.
Nonostante le differenze culturali, il filo conduttore resta la pausa collettiva: un momento in cui le attività rallentano e le comunità si ritrovano, proprio come accadeva più di duemila anni fa nell’Impero romano.
Oggi, tra partenze verso il mare e pranzi in campagna, Ferragosto unisce frammenti di passato e presente. Dal potere imperiale di Augusto alla spiritualità dell’Assunta, sopravvive come uno dei rari giorni che tengono insieme festa pubblica e tradizione popolare.