
EPA/Orlando Barria
LONDRA, 21 LUGLIO 2025 – Nuove tensioni anti-migranti hanno scosso la cittadina di Epping, situata nella contea dell’Essex, a sud-est dell’area metropolitana londinese. I disordini, avvenuti ieri sera, si sono tradotti in sei arresti da parte della polizia britannica, che ha dovuto intervenire per sedare una manifestazione degenerata in scontri violenti.
Le proteste a Epping e gli scontri con la polizia
La protesta si è svolta davanti al Bell Hotel, struttura utilizzata come centro di accoglienza per richiedenti asilo arrivati illegalmente nel Regno Unito tramite il fenomeno delle cosiddette “small boats”, traversate della Manica che continuano a registrare numeri record nonostante la linea dura adottata dal governo guidato dal Primo Ministro Keir Starmer.
L’albergo è stato bersaglio di contestazioni da quasi un anno da parte dei comitati locali, ma la tensione è salita ulteriormente dopo l’incriminazione di un richiedente asilo ospitato nella struttura, accusato di molestie sessuali nei confronti di una minorenne del posto. Ieri circa mille persone si sono radunate con cartelli con scritte come “rimandateli a casa” e “difendete i nostri bambini”. Alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie e fumogeni contro gli agenti, portando a scontri con le forze dell’ordine.
Reazioni delle autorità e contesto politico
L’ispettore capo Simon Aslow ha condannato duramente gli episodi di violenza, definendoli “atti di teppismo insensato”. La polizia ha attribuito parte degli eccessi a “agitatori esterni, estranei alla comunità”, distinguendoli dalle proteste precedenti, più pacifiche. È stata annunciata una stretta dei controlli per prevenire ulteriori reati o comportamenti antisociali nella zona.
Nonostante la dura posizione del governo di Starmer, al suo primo anno di mandato come Primo Ministro dal luglio 2024, il flusso migratorio attraverso la Manica continua a rappresentare una sfida complessa e fonte di tensioni sociali in diverse località del Regno Unito, come evidenziato dall’episodio di Epping.