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In Spagna è stato avviato il trasferimento di oltre 1.000 minori migranti non accompagnati dalle Canarie al sistema di tutela statale, in seguito all’ordine della Corte Suprema che ha stabilito la competenza dello Stato nella gestione dell’accoglienza di questi giovani richiedenti asilo. Il provvedimento giunge a seguito di una disputa tra il governo nazionale e le autorità locali sull’attribuzione delle responsabilità di accoglienza.
Trasferimento e gestione dei minori migranti
Secondo l’agenzia Efe, un primo gruppo di 50 minori, tutti con più di 16 anni e selezionati dopo un’attenta valutazione individuale, è stato trasferito da strutture locali a un centro d’accoglienza statale situato alle Canarie. Nei prossimi giorni, questi ragazzi saranno progressivamente spostati in altre strutture ubicate nella Spagna peninsulare, dove il sistema di accoglienza presenta maggiori capacità operative.
L’accordo tra il governo centrale e la regione delle Canarie, raggiunto lo scorso 25 giugno, mira a sanare una situazione di emergenza causata dal sovraffollamento e dalle difficoltà burocratiche nell’accoglienza di circa 5.800 minori non accompagnati, molti provenienti da Paesi dell’Africa occidentale come Mali, Senegal e Guinea. Lo Stato si è impegnato a farsi carico dei costi dell’accoglienza o a ospitare direttamente i minori nelle proprie strutture.
Tensioni politiche e resistenze regionali
La decisione di trasferire i minori ha incontrato l’opposizione di dieci regioni spagnole, guidate dal Partito Popolare (PP), che hanno disertato la Conferenza settoriale di Infanzia e Adolescenza convocata per discutere la ricollocazione di circa 4.000 minori dalle Canarie e dalle exclavi di Ceuta e Melilla. Le comunità autonome del PP hanno definito la proposta governativa “forzata” e “illegale”, contestando la violazione del principio di uguaglianza territoriale e lamentando un carico eccessivo per i loro territori.
La ministra della Gioventù e dell’Infanzia, Dira Rego, ha condannato il “boicottaggio” e ha assicurato che la normativa, approvata dal Congresso e con il parere favorevole del Consiglio di Stato, sarà applicata. Il governo ha confermato l’intenzione di iniziare i trasferimenti a partire dal 28 agosto, per garantire condizioni dignitose a questi minori provenienti da percorsi migratori estremamente difficili.
Le Canarie, punto d’arrivo della cosiddetta “rotta atlantica”, hanno registrato nel 2024 un numero record di arrivi di migranti, con circa 47.000 ingressi, in aumento del 18% rispetto all’anno precedente, e tra questi una quota significativa è rappresentata da minori non accompagnati. Le condizioni di accoglienza erano diventate critiche, portando il governo locale a dichiarare lo stato d’emergenza.