
EPA/MALTON DIBRA
Keir Starmer ribadisce il suo impegno per un giro di vite sull’immigrazione nel Regno Unito, proponendo centri di raccolta all’estero per i clandestini. Durante la visita in Albania, ha incontrato il premier Edi Rama, sottolineando l’importanza della cooperazione
Keir Starmer, leader del Partito Laburista britannico, ha recentemente annunciato la sua intenzione di implementare una politica più rigorosa sull’immigrazione nel Regno Unito. Durante una visita ufficiale in Albania, ha rivelato piani per avviare negoziati con “Paesi terzi” al fine di istituire centri di raccolta all’estero per trattenere i migranti irregolari in attesa di rimpatrio. Questo approccio rappresenta un significativo cambiamento rispetto alle politiche precedenti, in particolare quelle legate al controverso piano Ruanda, che è stato abbandonato dai laburisti a causa della sua inefficacia.
La visita a Tirana e la cooperazione con l’Albania
La visita di Starmer a Tirana non è stata casuale; il leader laburista ha cercato di stabilire una partnership con il governo albanese di Edi Rama, evidenziando la necessità di affrontare la questione migratoria in modo più severo. Tuttavia, Rama ha chiarito che la cooperazione con il Regno Unito non comporterà la creazione di un nuovo centro di permanenza per i migranti, sottolineando l’unicità del modello italiano e la necessità di mantenere rapporti distinti con Roma.
Le dichiarazioni di Starmer e la pressione politica
Parlando a Gb News, Starmer ha confermato la sua volontà di garantire che i migranti vengano effettivamente rimpatriati, sebbene non abbia fornito dettagli sui Paesi con cui intende negoziare. La sua pressione su questo tema è accentuata dalla crescente popolarità di Reform UK, un partito che sta guadagnando terreno con posizioni estremamente dure contro l’immigrazione. In questo contesto, Starmer ha menzionato un piano di “ripresa del controllo dei confini“, uno slogan che riecheggia le battaglie elettorali dei sostenitori della Brexit.
Critiche e reazioni al dibattito sull’immigrazione
Le critiche nei confronti di Starmer non sono tardate ad arrivare. Attivisti per i diritti umani hanno denunciato le sue dichiarazioni come incendiari e potenzialmente dannosi. Allo stesso tempo, sostenitori come Nigel Farage hanno esortato Starmer a prendere misure ancora più drastiche, spingendo per dichiarare un’emergenza nazionale sull’immigrazione. Questa crescente tensione nel dibattito pubblico riflette le sfide che il Regno Unito deve affrontare, mentre cerca di bilanciare la sicurezza nazionale con i diritti umani e le responsabilità internazionali.