
ANSA/TINO ROMANO
Gli scontri sono scoppiati a seguito di un grave episodio di tentata violenza sessuale che ha coinvolto due adolescenti di origine straniera
Disordini di matrice anti-immigrazione hanno scosso nelle ultime ore la cittadina di Ballymena, situata in Irlanda del Nord, nella storica contea di Antrim, nota per la sua prevalenza protestante e per essere stata teatro di tensioni settarie nel passato. Gli scontri sono scoppiati a seguito di un grave episodio di tentata violenza sessuale che ha coinvolto due adolescenti di origine straniera, suscitando un clima di forte sdegno tra la popolazione locale.
Scontri e danni a Ballymena
Secondo quanto riportato dalla polizia locale, una frangia violenta di manifestanti ha preso di mira abitazioni abitate da migranti, con lanci di oggetti, bottiglie e vernice contro le forze dell’ordine e danneggiamento di proprietà private, tra cui vetri infranti. L’intervento della polizia, protrattosi dalla serata fino alla notte, è stato necessario per riportare l’ordine. Gli episodi sono stati documentati da video amatoriali diffusi sui social media, che mostrano momenti di tensione e di confronto tra manifestanti e agenti.
Contesto e sviluppi giudiziari
Il caso che ha innescato la protesta riguarda la denuncia di aggressione sessuale ai danni di una ragazzina del posto. Due giovani adolescenti sono stati arrestati nel fine settimana e ieri sono comparsi davanti a una corte locale per la convalida del fermo.
Ballymena, con una popolazione di circa 29.500 abitanti, è uno dei principali centri commerciali dell’Irlanda del Nord e vanta una lunga storia segnata da periodi di conflitti settari e tensioni sociali. Nel corso degli anni, la città ha vissuto trasformazioni economiche e sociali importanti, ma episodi come quello recente evidenziano ancora oggi le fragilità di un tessuto comunitario segnato da divisioni.
Il precedente di tali disordini si ricollega agli eventi dell’estate scorsa, quando in varie località del Regno Unito si verificarono rivolte di natura anti-immigrati a seguito di un eccidio di bambine accoltellate vicino a Liverpool da un 18enne figlio di rifugiati ruandesi, che aveva scatenato onde di protesta e violenza.